SRLinux: l’OS di Nokia per i router

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Il grande pubblico continua ad associare il marchio Nokia ai gloriosi telefoni cellulari prodotti dalla casa finlandese negli anni ’90-2000 e che poi sia sparita, schiacciata da iPhone e Galaxy, per poi essere recentemente tornata alla ribalta con prodotti “cinesi”.

Chi invece lavora nell’IT (e non solo) sa che Nokia non è per niente sparita, anzi, quando tutti puntavano sulla novità del momento, gli smartphone per l’appunto, ha deciso di convergere le proprie energie nel campo delle telecomunicazioni. Nel 2013 ha venduto la divisione dei dispositivi mobili a Microsoft e nel 2015 ha acquistato Alcatel-Lucent.

Negli ultimi 5 anni le cose sono andate a gonfie vele per Nokia che ha acquisito molti clienti, principalmente in Europa ed Asia, ed ha stipulato contratti per la fornitura di hardware dedicato alle telecomunicazioni ad aziende come BT, Equinix ed Apple. Non proprio quisquilie!

Dopo due anni di lavoro di collaborazione con alcuni dei sui clienti più importanti, Nokia ha presentato la sua “Data Center Fabric Solution“, una serie di router, strumenti e kit per l’automazione ed un nuovo NOS (Network Oparating System): SR Linux.

SR Linux (Service Router Linux), secondo le dichiarazioni di Nokia, sarebbe il primo NOS moderno completamente basato su microservizi.

Il fatto che da anni i NOS siano basati su Linux non è di certo un segreto ma la novità di SR Linux è quella di consentire l’effettivo accesso al sistema operativo sottostante, senza API ed interfacce proprietarie di sorta.

Il Kernel Linux non è modificato ed è accessibile ed è possibile utilizzare effettivamente il sistema con tutti i tool che ne possano permettere l’automazione: bash, cron, linguaggi di scripting vari…

Quasi inutile sottolineare come l’uso di un Kernel vanilla sia un enorme vantaggio: aggiornamenti e patch disponibili in tempi brevi e supporto della community senza passare per i forum di supporto di qualche big company “elemosinando” aiuto su un problema sfortunato di un caso limite.

Non siete interessati? Nessun problema perché le applicazioni vengono comodamente create dal NetOps Toolkit che non dipende da alcun linguaggio di programmazione o scripting e, soprattutto, funziona come componente separata dal NOS.

Le applicazioni sono integrate utilizzando strumenti come gRPC (Remote Procedure Call) e Protobuf (Protocol Buffer), non richiedono la ricompilazione, dipendenze e non sono limitate solo ad alcuni linguaggi.

Questa consente di gestire le applicazioni create in modo indipendente dal sistema operativo in modo che gli eventuali aggiornamenti su una delle componenti non intacchi la stabilità dell’altra.

Le applicazioni SR Linux possono scambiarsi dati in maniera asincrona, utilizzando il metodo publish-subscribe, il che rende tutta l’infrastruttura estremamente scalabile.

Per automatizzare tutto il processo di creazione, distribuzione, configurazione dell’infrastruttura di rete del data center, viene offerta la Nokia Fabric Services Platform (FSP) che fornisce strumenti per la simulazione della rete, dei test e dei debug. Il tutto basato su Kubernetes che fa girare dei container con SR Linux!

– It works on my machine!
– Then we’ll ship your machine.

FSP consente letteralmente di creare una copia virtuale di una rete reale, utilizzando lo stesso software presente su router e switch nel container. Una volta terminati i test e le modifiche per ottenere quanto desiderato, FSP può generare tutte le informazioni necessarie per l’implementazione su una rete reale.

Consideriamo GNS3 da pensionare?

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.