Peter Robinson (Red Hat) sta cercando di promuovere Fedora IoT – sicuramente una delle versioni meno chiacchierate della popolare distro – per cercare di farla diventare una spin ufficiale di Fedora 33, insieme alle versioni Server e Workstation.
La speranza di Robinson è che questo passaggio ad “ufficiale” ne faciliti e ne diffonda l’adozione. Inoltre Fedora IoT utilizza OSTree, un sistema di versionamento per i pacchetti di sistema che funziona in modo molto simile a Git, altro tool che si vorrebbe promuovere.
I requisiti che servono a Fedora IoT per essere considerata come versione ufficiale sono:
- team dedicato alla spin;
- meeting pubblici regolari;
- che ci sia l’approvazione del trademark da parte del Fedora Council;
- un documento che ne elenchi i requisiti più una documentazione tecnica dettagliata;
Solo dopo aver soddisfatto questi punti, si passerà a lavorare a quattro mani con i team di ingegneria e marketing.
Fedora IoT mira a essere utilizzato in tutto l’ecosistema IoT: dagli apparati di rete agli elettrodomestici smart, dal machine learning all’IA.
A differenza della tradizionali versioni Workstation e Server, questa spin sarà image-based ed immutabile, separando il sistema principale dalle applicazioni ed utilizzando dei container isolati, gestiti da podman. Gli update utilizzeranno OSTree che fa affidamento sugli aggiornamenti atomic (dunque incrementali) e con la possibilità di rollback.
Al momento la proposta è ancora in fase di approvazione e, visto i tempi stretti, potrebbe non farcela a rientrare in questo giro di release. Vedremo… o aspetteremo la 34!
Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.
Lascia un commento