Sicuramente una delle novità più interessanti di Windows 10 è stata l’introduzione di Windows Subsystem for Linux (WSL), ovvero di uno strato software che permettesse l’avvio (e quindi l’uso) di programmi scritti per Linux direttamente in Windows – similmente a quanto fa Wine per Linux.
Abbiamo anche raccontato dello sviluppo di WSL2, che per ovviare ad alcune limitazioni della prima implementazione risolve il problema con una macchina virtuale dedicata.
WSL2 è in distribuzione con gli aggiornamenti del sistema operativo da maggio (Windows 10 build 2004), il che vuol dire escludere buona parte dei clienti enterprise, sia per quanto riguarda la versione di Windows per desktop che per server.
In ambito enterprise, infatti, è raro che venga adottata l’ultima versione del software disponibile per evitare di incorrere in bug non conosciuti: meglio usare un prodotto che ha qualche tempo e di cui si conoscono i problemi, a cui applicare patch (soprattutto di sicurezza) e workaround piuttosto che un salto nel buio. Poi ci sarebbe la questione licenze: se hai comprato il software del 2016, dovresti comprare la nuova versione, mentre gli aggiornamenti della vecchia sono compresi… Ma questa è un’altra storia.
Sembra che Microsoft creda talmente tanto nella validità di WSL2 da aver deciso di fare un backporting di WSL2, permettendone l’uso su Windows 10 build 1903, ovvero a più di 18 mesi dal rilascio. Piccola nota: pare valere solo per gli utilizzatori enterprise, mentre gli utenti normali dovranno aggiornare Windows all’ultima release.
A dare la notizia è Ubuntu, interessata a far sapere che la propria distribuzione sarà disponibile anche in questi casi.
Il post comprende anche le istruzioni per poter attivare questa novità, e dobbiamo dire: meno male!
I passaggi non sono pochi, e non è proprio il punta e clicca a cui siamo abituati in Windows: molti comandi sono da dare via riga di comando. Ma forse dovevano aspettarcelo: per noi utenti del pinguino è prassi normale, mentre chi vuole usare Linux in Windows… si dovrà abituare, no?
Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.
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