Rust è un linguaggio sviluppato da Mozilla per colmare alcune lacune che avrebbe C++ in fatto di gestione della memoria. Di recente, la stessa azienda ha fondato la Rust Foundation per garantire l’indipendenza del progetto.
Con la sua filosofia, Rust ha stuzzicato l’interesse di alcuni sviluppatori che vorrebbero integrarlo nei kernel, a supporto di quanto già scritto in C.
La discussione è di recente arrivata anche sulla mailing list del Kernel Linux dove Nick Desauliner – uomo di Google che ha contribuito molto ad LLVM – ha aperto un thread chiedendo alla community se valesse la pena considerare il supporto a Rust nel Kernel ed eventualmente i campi di applicazione dove avrebbe senso inserire Rust.
Nel thread, diversi sviluppatori sono intervenuti a riguardo dicendosi interessati ai test ma che l’opzione del supporto a Rust fosse disabilitata di default, almeno finché non fosse stato testato “abbastanza”.
E qui Torvalds è intervenuto (incredibilmente non a parolacce, ma sempre ruspante):
No, please make it a “is rust available” automatic config option.
No, per favore, fate in modo che “is rust available” sia una configurazione automatica. […] La situazione peggiore sarebbe quella di ritrovarsi con un piccolo gruppo di persone che testano le loro problematiche specifiche, e che facciano cose “folli” perché “a chi importa, è nascosto”. No grazie.
[…]
The worst situation to be in is that a (small) group of people start testing their very special situation, and do bad and crazy things because “nobody else cares, it’s hidden”.
No, thank you.
Dunque sì, parrebbe interessato ad includerlo in futuro, ma a condizioni ben precise: va testato in real-case scenario, non in qualche situazione creata ad-hoc, estremamente specifica ed irriproducibile nella maggior parte dei contesti.
Nessuno sta proponendo di cestinare tutto il vecchio codice del Kernel per migrarlo a Rust (almeno, non nell’immediato futuro) ma è solo una questione di quali nuove funzionalità potrebbero essere aggiunte con l’aiuto di questo linguaggio.
Diversi sviluppatori si sono interessati a Rust proprio per una questione di sicurezza e gestione della memoria, così come per la sua sintassi simile a C, dunque anche l’effort per imparare un nuovo linguaggio si riduce parecchio.
Nulla di deciso al momento, anzi, proprio in questi giorni si è svolta la Linux Plumber’s Conference in cui ne hanno iniziato a discutere.
Per chi fosse curioso, qui le slide del talk.
Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.
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