GitHub presenta il suo Container Registry

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Mentre ricorre il venticinquesimo anniversario di Windows 95 (ebbene sì, cari i miei vecchietti, lo spot Start me up ha ormai 25 anni!), il famosissimo urlo Developers! Developers! Developers! lanciato dall’allora CEO di Microsoft, Steve Ballmer, risuona più forte che mai. E dove si trovano tutti i developers? Chiaramente sulla piattaforma che è ormai proprietà di Microsoft stessa: GitHub.

Come avete visto da tutte le news degli ultimi mesi, pare decisamente che l’azienda non abbia alcuna intenzione di fermarsi. Tra aggiornamenti di interfaccia e nuove funzionalità non passa mese senza un acuto, una notizia, un annuncio. Ecco perché non desta alcuno stupore leggere del rilascio, in versione beta, del GitHub Container Registry:

Available today as a public beta, GitHub Container Registry improves how we handle containers within GitHub Packages. With the new capabilities introduced today, you can better enforce access policies, encourage usage of a standard base image, and promote innersourcing through easier sharing across the organization.

Disponibile oggi come beta pubblica, GitHub Container Registry migliora il modo in cui gestiamo i container all’interno dei pacchetti GitHub. Con le nuove funzionalità introdotte oggi, è possibile applicare meglio le politiche di accesso, incoraggiare l’uso di un’immagine di base standard e promuovere l’internalizzazione attraverso una più facile condivisione in tutta l’organizzazione.

Visto come la naturale evoluzione dei GiHub packages, il registry di GitHub si va così ad affiancare agli altri pubblici messi a disposizione dalle varie aziende, vedi Google, Red Hat e GitLab.

La modalità con cui le immagini potranno essere rese disponibili sarà di default privata, ma la pubblicazione è a portata di click, anche perché il mantenimento delle immagini private ha un costo, mentre le pubbliche no.

Il registry, come spiega il post di presentazione, potrà essere collegato direttamente nei workflow delle GitHub Actions, la CI nativa di GitHub.

Ultima, rilevante, notizia preliminare: il registry viene indicato come nativamente compatibile con il Docker Engine. E se pensate che Docker veda la cosa come negativa, in termini di concorrenza beh, dovete ricredervi, infatti in questo blog post Chad Metcalf dichace:

We are always excited to work with our friends at GitHub to make the best possible experience for our customers, users, and community.

Siamo sempre entusiasti di lavorare con i nostri amici di GitHub per offrire la migliore esperienza possibile per i nostri clienti, utenti e community.

Insomma, introdurre il GitHub Container Registry nel proprio ciclo di sviluppo appare decisamente una cosa alla portata di tutti gli sviluppatori.

Perché è di quello che c’è bisogno, giusto?

Developers! Developers! Developers!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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