Lens: una vista su Kubernetes, ora in salsa Mirantis

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Quasi un anno fa l’azienda Mirantis, nata e cresciuta grazie ai suoi servizi cloud B2B (Business-to-Business) e per la sua offerta del prodotto OpenStack, è balzata agli onori della cronaca quando ha consolidato il suo business acquistando niente meno che Docker stessa. Ed alcuni mesi dopo è ritornata sulle nostre pagine quando, un po’ a conferma di quello che già diciamo da mesi (se non anni), con l’uscita della prima release di Docker post-ascquisto ha annunciato l’abbandono di Swarm, il sistema di orchestration integrato in Docker, a favore di Kubernetes.

Proprio con il dichiarato intento di essere riferimento in ambito Kubernetes ecco arrivare la presa in gestione da parte di Mirantis del progetto Lens, un IDE pensato per semplificare l’uso del famoso orchestratore. Grazie alla sua natura open-source ed a feature davvero interessanti, oltre a più di 35000 utenti nella community, è anche molto utilizzato da aziende decisamente conosciute, quali Adobe, Apple e Zendesk.

La prossima versione di Lens, attualmente in stato di release candidate ma la cui uscita è prevista per le prossime settimane, è la prima dopo che Mirantis ha preso in mano la gestione del progetto, e porta diverse novità.

Primo fra tutte la possibilità di far riferimento per le configurazioni di accesso ai cluster (già, supporta cluster multipli) direttamente ai file kubeconfig presenti sul proprio filesystem. Prima ne si doveva copiare il contenuto nell’applicazione stesso, registrando internamente le impostazioni, rendendo di fatto scomodo utilizzare sia Lens che kubectl (la CLI ufficiale per l’accesso ai cluster Kubernetes), dovendo sincronizzare manualmente le modifiche. Puntando invece direttamente al file, si potrà avere un uso più “omogeneo” se passiamo dal buon vecchio terminale al tool grafico Lens.

Altra novità è quella di definire la directory in cui utilizzare lo Smart Terminal. Questa comoda funzionalità da la possibilità di aprire all’interno di Lens un terminale completamente funzionante ed, automaticamente, con la versione corretta di kubectl per il cluster che si sta utilizzando in quel preciso momento. Anche qui, se prima lo Smart Terminal esisteva in una ambiente ristretto, adesso può girare in directory reali sul nostro sistema, dandoci accesso -magari- alla collezione di file yaml che ci siamo fatti negli anni per la creazione degli oggetti più comuni sui nostri cluster.

Lens è disponibile per i maggiori sistemi operativi, Windows e macOS compresi, e la versione per Linux è attualmente disponibile solo in formato Snap.

E voi, avete già provato Lens? Che possa diventare l’interfaccia principale verso Kubernetes per il nostro uso giornaliero?

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

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