Non molto tempo fa, a settembre, Pine64 aveva lanciato una versione con Manjaro del suo smartphone, in passato già commercializzato con Ubuntu Touch e postmarketOS.
Ci sono voluti circa due anni ma finalmente è ufficialmente in arrivo la versione KDE Community Edition (CE) di PinePhone.
Così come per le precedenti edizioni Community, l’hardware avrà due varianti: Regular e Convergence Package.
La Regular avrà un costo di 149$ con 2GB di RAM e 16GB di storage eMMC mentre in Convergence Package costerà 199$, sarà equipaggiato con 3GB di RAM e 32GB di spazio disco ed includerà anche una dock USB-C per collegarci periferiche esterne quali mouse, tastiera e monitor, in modo da trasformarlo di fatto un computer (quasi).
A parte queste due piccole differenze, l’hardware “di base” resta uguale per entrambe le versioni:
- Allwinner A64 Quad Core SoC, Mali 400 MP2 GPU
- 5.95 inch LCD 720p 18:9
- HD Digital Video Out
- USB Type C
- WiFi: 802.11 b/g/n, single-band, hotspot
- Bluetooth: 4.0
- 2MP sulla camera frontale e 5MP su quella posteriore con LED Flash
- Batteria 3000mAh
Considerando il costo contenuto potrebbe essere interessante per chi avesse voglia di provare uno smartphone che usi davvero Linux… anche perché per quella cifra, di Android con specifiche migliori (almeno sulla carta) ce ne sono molti.
Non siete convinti di KDE? Nessun problema perché il PinePhone supporta diverse varianti di Linux… tra cui un’intrigante Maemo Leste, un porting ARM64 di Devuan, per tenere in piedi il progetto Maemo di Nokia, avanguardia per l’epoca ma… non eravamo pronti.
Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.
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