Muse Group ha un’altra gatta da pelare con la community

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Dopo l’incidente di Audacity, in cui la scelta di integrare un rilevamento dati nel popolare software di editing audio ha irritato buona parte della community, un altro incidente sembra alla porta – sebbene abbia una storia piuttosto lunga. A raccontarcelo, di nuovo, ArsTechinca.

Muse Group, oltre a guidare lo sviluppo di Audacity, ha nel suo catalogo un altro progetto open-source legato alla musica: MuseScore. Questo programma permette la gestione degli spartiti musicali, dalla visualizzazione alla compilazione, ed è legato al portale musescore.com, da cui poterne scaricare un certo numero.
Da buon software libero, un utente di GitHub, Xmader, ha deciso di farsi un fork del progetto. E fin qui, nulla di male.
Il problema nasce su due altri progetti, legati a questo fork:

  • musescore-downloader – per scaricare i file dal portale;
  • musescore-dataset – l’intero archivio di musescore.com, probabilmente scaricato periodicamente proprio con musescore-downloader.

Il problema riguarda questi contenuti perché (buona) parte degli spartiti presenti sul portale sono coperti da copyright. E offerti a pagamento: di fatto, questi due progetti servono a piratare quei contenuti.

Muse Group, attraverso uno dei suoi sviluppatori del programma, già a febbraio 2020 chiede a Xmader di chiudere i repository problematici – in particolare Donwloader. Xmader, per tutta risposta, pubblica la richiesta come problema del progetto, e cerca supporto tra gli utenti di GitHub.
Commenti e considerazioni vanno avanti per qualche tempo, ma poca roba, fino a giugno 2021, quando un altro sviluppatore di MuseScore riprende il tema cercando una soluzione diplomatica. E stavolta le reazioni sono più forti.
Anche perché si scopre che Xmader è un cittadino cinese apertamente dissidente, che con un’eventuale attenzione particolare dovuta ad una denuncia, potrebbe rischiare parecchio. E a dirlo è proprio lo sviluppatore di MuseScore – cosa letta come una velata minaccia…

You are young, clearly bright, but very naive. Do you really want to risk ruining your entire life so a kid can download your illegal bootleg of the “Pirates of the Caribbean” theme for oboe?

Sei giovane, chiaramente brillante, ma molto naive. Vuoi davvero rischiare di rovinare la tua intera vita affinché un ragazzino possa scaricare la tua copia pirata del tema de “I Pirati dei Caraibi” per oboe?

In effetti la scelta di parole non è stata forse la più felice, ma viene in chiusura di un lungo messaggio aperto al dialogo.

Qualche mese ancora di discussione, culminati nella modifica del post, e l’aspettativa che Xmader sarà denunciato. Non riporteremo qui tutti i botta e risposta, né racconteremo le fini discussioni di cosa possa essere considerato legale e cosa no. Ovvero, non prenderemo posizione sulla questione in sé.

Ci limiteremo a fare solo una considerazione generale: open-source non significa gratis.
Esiste appositamente la categoria FOSS (Free and Open-Source Software), come esistono parecchi esempi (funzionanti) di software FOSS usato come base per software a pagamento. Voler legare la gratuità alla distribuzione dei sorgenti crea disparità e sfruttamento, esattamente il contrario di quello che rappresenta per noi il modello open-source: opportunità e collaborazione.

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

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