Una rara intervista rilasciata da Margaret Hamilton, (ex) direttrice dello sviluppo software MIT per il controllo dei voli NASA

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Quando si parla di pionieri nella storia in ambito informatico è davvero raro trovare nomi femminili. Eppure non esiste aggettivo diverso da “pionieristica” per definire la carriera di Margaret Hamilton, direttrice della divisione di software engineering del MIT (Massachusetts Institute of Technology) e coinvolta nello sviluppo del software di bordo per le missioni spaziali NASA.

Infatti le quarantamila linee di codice (oggi su GitHub) che compongono il software del modulo lunare di atterraggio vennero sviluppate e coordinate proprio dalla Hamilton, che iniziò così la sua carriera cinquantennale e che ancora oggi continua.

Oggi ottantunenne, Hamilton rilascia molto di rado interviste di qualsiasi tipo, specialmente su temi personali, pertanto è stato con grande stupore che i ragazzi di TheNewStack hanno pubblicato questa intervista:

Una lunga storia che attraversa non solo le collaborazioni con la NASA, ma anche il lavoro con Edward Lorenz, teorico del caos, per il quale ha sviluppato modelli computazionali applicati alla meteorologia. Le difficoltà nell’avere credito per i propri lavori e la soddisfazione di veder riconosciuto quanto fatto all’interno delle pubblicazioni di Lorenz, ma anche l’inserimento nella NASA’s Inventions and Contributions Board per aver creato la base da cui altri importanti progetti sono partiti (Skylab e lo Space Shuttle, per dirne due)

E tanto, tanto altro. Insomma, una visione super consigliata!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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