Un gruppo di ingegneri danesi è riuscito a trasmettere l’intero traffico internet mediante un chip ottico!

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Ok, la notizia che state per leggere non parla di open-source (ma probabilmente le tecnologie che sono state utilizzate nell’esperimento lo sono) e nemmeno di Linux, anche se c’è da scommettere che in qualche modo, andando a fondo, il pinguino c’entri anche qui. La tentazione però è stata irresistibile dopo aver letto questo numero: 1.84.

Detto così pare nulla, ma se pensate che sono i Petabit per secondo che un gruppo di ingegneri della Technical University of Denmark (DTU) e della Chalmers University of Technology è riuscito a trasmettere utilizzando un chip ottico creato all’occorrenza beh, le cose cambiano, eccome.

Non ci sono eguali, ciò di cui stiamo parlando è un record, come racconta questo articolo di newatlas.com. Nessuno mai era riuscito a spingersi a tanto.

Giusto per dare un’idea di cosa stiamo parlando, tralasciando le nostri reti casalinghe che, per quanto in fibra, negli speed test mostrano risultati che sono nell’ordine dei Megabit al secondo (NOTA BENE: è di bit che parliamo, non di byte), pensiamo alle schede di rete ethernet dei server moderni, le quali operano nell’ordine dei 10 Gigabit al secondo. Quel dato, che rappresenta l’attuale stato dell’arte dei server moderni in termini di reti ethernet, equivale a dieci miliardi (10.000.000.000) di bit al secondo.

I sistemi in fibra ottica, utilizzati sovente nell’ambito storage, possono avere schede che utilizzano la fibra ottica che elevano ulteriormente quel limite, tanto da portarlo fino 128 Gigabit, ossia 128 miliardi di bit al secondo.

Bene, il petabit di cui stiamo parlando, usato come riferimento nel progetto, equivale a un milione di gigabit!

Per dare un’idea, equivale praticamente al doppio del traffico internet al secondo. Di tutta internet eh, del mondo intero.

Cita l’articolo:

We experimentally demonstrate transmission of 1.84 Pbit s–1 over a 37-core, 7.9-km-long fibre using 223 wavelength channels derived from a single microcomb ring resonator producing a stabilized dark-pulse Kerr frequency comb

Abbiamo dimostrato mediante sperimentazione la trasmissione di 1,84 Pbit s–1 su una fibra lunga 7,9 km a 37 core utilizzando 223 canali di lunghezza d’onda derivati da un singolo risonatore ad anello microcomb che produce un pettine di frequenza Kerr a impulsi scuri stabilizzato

Per quanto mi riguarda a parte la lunghezza del cavo in se (7.9 km) il resto è materia oscura, ma la parte succosa è quella che segue, per quanto incredibile:

We also present a theoretical analysis that indicates that a single, chip-scale light source should be able to support 100 Pbit s–1 in massively parallel space-and-wavelength multiplexed data transmission systems.

Stiamo anche presentando un’analisi teorica che indica che una singola sorgente di luce a grandezza chip dovrebbe essere in grado di supportare 100 Pbit s–1 in sistemi di trasmissione dati multiplex a lunghezza d’onda e spazio paralleli in modo massiccio.

Cento petabit.

Trasmessi in un secondo.

Non so voi, ma io trovo tutto questo fantastico.

Il giorno in cui potremo trasmettere la nostra coscienza sulla rete è sempre più vicino.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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