La campagna Kickstarter per Mycroft Mark II, alternativa open-source ad Alexa, è finita per colpa di un troll di brevetti

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Vi ricordate dei troll di brevetti? Sì, quei personaggi (a volte vere e proprie aziende) che pur non offrendo alcun servizio o prodotto, si dedicano unicamente ad acquistare brevetti e denunciare altre aziende che li violano con i propri prodotti. Questi troll sfruttano norme del diritto industriale per spingere piccole o medie aziende, il più delle volte, a pagare un risarcimento al fine di evitare cause legali troppo costose.

Ci si siamo occupati di una causa simile l’ultima volta nel 2021, ma la notizia che riportiamo oggi è la prova lampante che il problema è ben lungi dall’essere risolto.

Protagonista è Mycroft AI, azienda che tramite una campagna kickstarter ha cercato di vendere il proprio prodotto Mycroft Mark II, un assistente virtuale basato su Linux, diciamo un Alexa open-source, insomma, lui:

Nel recente commento apparso in coda alla campagna Joshua Montgomery, ex CEO della società, ha annunciato che il prodotto non riuscirà a seguire il ciclo di produzione previsto, e quindi a soddisfare le richieste della campagna. Di fatto il blog post dice chiaramente che senza nuovi investimenti immediati, la società sarà costretta a cessare lo sviluppo entro la fine del mese.

Continueremo a spedire tutti gli ordini effettuati tramite il sito Web Mycroft, perché queste vendite coprono direttamente i costi di produzione e spedizione dei prodotti“, ha scritto Montgomery, ma la società è ormai al limite dei dipendenti: recenti licenziamenti infatti ne hanno ridotto il personale a due (!) sviluppatori, un agente del servizio clienti e un avvocato.

Non è un caso che l’ultima figura citata sia proprio quella dell’avvocato, perché Montgomery ha imputato la ragione della chiusura, ciò che cioè ha veramente ucciso l’azienda e il prodotto, alle spese relative ad un contenzioso in corso partito nel 2020, quando Mycroft AI è stata citata in giudizio per violazione di brevetto da quello che ha definito un “troll dei brevetti”.

La società che ha citato in giudizio Mycroft AI, Voice Tech Corporation, ha abbandonato il contenzioso, ma non prima di costare molto alla startup.

Tanto per esser chiari su quanto è costata la cosa:

If we had that million dollars we would be in a very different state right now

Se avessimo quel milione di dollari saremmo in uno stato molto diverso in questo momento

Quindi sì, la trollata è costata una milionata…

E quindi la storia di questa risposta aperta ad Amazon Echo e Google Home (ma con la privacy dei dati) è praticamente finita. Il prodotto è passato da un costo di 99 dollari in componenti a 300 (senza contare le spese di spedizione).

Attualmente in vendita sul sito Web dell’azienda per 499 dollari. Tanto per dare un’idea della bontà del progetto, la campagna Kickstarter ha attirato 2.245 sostenitori e ha raccolto oltre 394.000 dollari con un obiettivo che era stato fissato a soli 50.000.

Il problema è che ora tutti i partecipanti alla campagna non sanno nemmeno se riceveranno il loro prodotto. Se volete farvi del male, andate a leggere i commenti: da qualunque lato la si guardi questa è veramente una storia triste.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

5 risposte a “La campagna Kickstarter per Mycroft Mark II, alternativa open-source ad Alexa, è finita per colpa di un troll di brevetti”

  1. Avatar Pietro Rewind
    Pietro Rewind

    speriamo che il troll in questione quei soldi li spenda tutti in chemio

  2. Avatar amedeo lanza
    amedeo lanza

    Se il troll ha abbandonato la causa probabilmente non ha visto soldi ma solo l’ impossibilità di vincere la causa o ottenere la tangente.
    Il problema di quelle cause è proprio il dover spendere un mucchio di soldi per difendersi e i troll puntano proprio su quello per chiudere in extragiudiziale via lauta mazzetta da parte della vittima.
    Se fossero obbligati a rimborsare le spese magari ci penserebbero due volte.

  3. Avatar Rickyx
    Rickyx

    A pensar male la causa è stata intentata da qualche produttore di
    assistenti virtuali già affermato sul mercato che può permettersi molti avvocati…

  4. Avatar Rickyx
    Rickyx

    La stessa cosa avviene con le “cause temerarie” a carico dei giornali. C’era una proposta di legge molto intelligente a riguardo che sarebbe utile approvare ed adattare sul caso dei brevetti.

  5. Avatar Pietro Rewind
    Pietro Rewind

    è semplicemente il sistema dei brevetti americano che è una cagata, oltre che fare schifo accettano brevetti ridicoli vedi icone con gli angoli arrotondati che più che portare all’innovazione mettono la manette ai veri innovatori che si ritrovano con dei paletti assurdi e stupidi che gli intralciano il lavoro.

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