Google presenta PaLM 2, per dar battaglia ad OpenAI, che nel frattempo pare stia pensando di rendere open-source il proprio LLM

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La concorrenza favorisce da sempre l’evoluzione, specialmente in un campo come quello dell’intelligenza artificiale e dei Large Language Model (LLM), il quale sta già letteralmente lievitando in termini di progresso.

Come ben sappiamo però, per creare LLM che siano all’altezza delle aspettative degli utenti sono necessari, oltre agli ingenti investimenti, anche dei bacini di apprendimento ampi, che spazino su tutti gli ambiti dello scibile umano. Si pensi a GPT-4, il prodotto di OpenAI (che in realtà è una controllata di Microsoft): se la base per il proprio apprendimento è GitHub, o le ricerche fatte dagli utenti mediante Bing, si fa in fretta a capire come i presupposti per un prodotto di qualità ci siano tutti.

Sulla base di questo chi altri poteva pensare di entrare prepotentemente nel “Game Of LLModels” se non Google? Ecco quindi la recente presentazione di PaLM 2 l’LLM che viene definito:

Our next generation large language model that builds on Google’s legacy of breakthrough research in machine learning and responsible AI.

E pensando a chi sta parlando verrebbe quasi da pensare “ce ne avete messo di tempo!”:

Ma dalle parole dei suoi sviluppatori emerge chiaro come lo strumento sia davvero pronto per ogni sfida, non solo per quanto abbiamo visto sinora negli altri LLM, quindi codice ed interazione, ma anche dal punto di vista della gestione delle traduzioni, come illustra questo “scambio” in cui una correzione letterale viene corretta sulla base di quello che potrebbe essere un “fraintendimento”:

Pertanto i concorrenti sono avvisati ed è bene si preparino alla battaglia poiché “There’s a new kid in town“.

Ed a proposito di concorrenti c’è un’importante notizia, ma sarebbe meglio dire al momento speculazione, che riguarda OpenAI, la quale starebbe pensando di rendere open-source il proprio LLM.

Ne parla devops.com in questo articolo in cui una non ben citata fonte anonima ha raccontato a The Information delle intenzioni della controllata di Microsoft di rendere disponibile in modalità open-source un LLM. Attenzione che non si tratta di GPT-4, ma di “un” LLM, e poco altro ovviamente al momento è stato aggiunto.

Sarebbe certamente una buona opportunità per dare un senso a quell’Open che sta nella parola OpenAI, ma ribadiamo: è una speculazione, poiché come abbiamo tante volte raccontato, la costruzione di un LLM è un percorso che richiede ingenti investimenti e come ripetiamo da sempre, business is business.

Sperare però non costa nulla, pertanto terremo monitorati i canali di OpenAI in attesa di piacevoli sorprese!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

3 risposte a “Google presenta PaLM 2, per dar battaglia ad OpenAI, che nel frattempo pare stia pensando di rendere open-source il proprio LLM”

  1. Avatar amedeo lanza
    amedeo lanza

    Finché continueranno a definirla intelligenza invece di sistema esperto (mi sembra di vedere i livelli di ignoranza di quando un calcolatore veniva definito cervello elettronico) ci saranno i cretini che si affidano a quegli strumenti senza aver compreso un accidenti di quello che stanno facendo e da dove arrivino i dati. Vedi wwwDOTopenDOTonline/2023/05/29/usa-chatgpt-tribunale-new-york-causa-persa/

  2. Avatar Raoul Scarazzini

    La notizia della causa persa per Chatgpt l’avevo letta ed è assolutamente inquietante

  3. Avatar JaK
    JaK

    Mai sottovalutare la potenza di un efficiente dipartimento di marketing! 🙂

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