Quando le scelte tecnologiche diventano guerre ideologiche: il creatore di Ruby On Rails contro gli hooligan dell’open-source

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David Heinemeier Hansson, creatore di Ruby on Rails e influencer per vocazione che abbiamo seguito nelle recenti avventure di cloud repatriation, ha recentemente annunciato la rimozione di TypeScript (linguaggio di programmazione che estende JavaScript) dalla prossima versione 8 del framework Turbo.

Turbo è un framework per la distribuzione di pagine HTML, pensato per “ridurre drasticamente la quantità di JavaScript personalizzato” e sponsorizzato dalla società 37signals (quella della repatriation di cui sopra), che fa capo proprio a Hansson.

A compendio dell’annuncio di rimozione, Hansson ha dichiarato di non essere mai stato un grande fan di TypeScript.

Apriti cielo.

Molti utenti di Turbo hanno sollevato delle proteste, ritenendo che la decisione sia stata presa in fretta e che il cambiamento non sia gradito, tantop da spingere Hansson (che di certo non si fa pregare) a scrivere un lungo articolo intitolato Open source hooliganism and the TypeScript meltdown.

Qui racconta delle innumerevoli pull request aggiunte dagli utenti in GitHub, giudicate ridicole, che richiedono il reinserimento di TypeScript, piuttosto che la cancellazione per intero del repository Turbo o l’allontanamento dal progetto dello stesso Hansson che ne è fondatore, finanziatore e principale contributore.

Oggettivamente un filo esagerato, soprattutto a fronte del fatto che la scelta tecnica, che si potrebbe discutere civilmente, è comunque totalmente legittima. Facendo un parallelo si potrebbe pensare a cosa succederebbe, sebbene a latitudini diverse in termini di ampiezza di progetto, se Linus Torvalds decidesse di deprecare qualche componente che per lui non funziona a dovere nel Kernel. Qualcuno avrebbe qualcosa da ridire?

Difficile rispondere, ma vien da dire tendenzialmente che no. E quindi più che una discussione tecnologica, quella di TypeScript appare una vicenda ideologica in cui l’atteggiamento del CEO di 37signals ha una suo deciso peso.

In ogni caso quanto sia valida la scelta solo il tempo (ed il mercato) lo diranno, ma sarebbe bene discuterne solo a livello tecnologico, partendo magari da una delle affermazioni di Hansson sul tema, precisamente questa:

… it pollutes the code with type gymnastics that add ever so little joy to my development experience, and quite frequently considerable grief. Things that should be easy become hard, and things that are hard become any. No thanks!

contamina il codice con acrobazie di tipi che aggiungono molto poco piacere alla mia esperienza di sviluppo e molto spesso notevoli difficoltà. Cose che dovrebbero essere facili diventano complicate. No grazie!

Quanti sono promotori della semplicità non potranno che essere d’accordo.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

2 risposte a “Quando le scelte tecnologiche diventano guerre ideologiche: il creatore di Ruby On Rails contro gli hooligan dell’open-source”

  1. Avatar Denis
    Denis

    Immagino che invece di dire “Qualcuno avrebbe qualcosa da ridere?” si intendesse “… ridire?”

  2. Avatar Raoul Scarazzini

    Corretto, grazie.

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