Tra le distribuzione storiche di Linux, Gentoo è sempre stata considerata la… Most challenging Linux distribution on the planet. Questo perché si è sempre distinta dalla maggior parte delle altre distribuzioni poiché si basa sul concetto di compilazione da sorgenti anziché sull’utilizzo di pacchetti binari pre-compilati.
In Gentoo, i pacchetti software vengono scaricati come codice sorgente anziché come binari pre-compilati. Questo consente agli utenti di personalizzare le opzioni di compilazione, ottimizzando le prestazioni per l’hardware specifico e scegliendo quali funzionalità includere o escludere nei programmi.
emerge è lo strumento di gestione dei pacchetti Gentoo, il quale utilizza un sistema di script chiamati “ebuilds” per scaricare, configurare, compilare e installare i pacchetti software. Gli ebuilds contengono istruzioni su come compilare il software e quali dipendenze sono necessarie.
Si fa in fretta a capire il perché di quel most challenging citato in apertura: installare Gentoo ha sempre richiesto tempo e competenze, perché la compilazione dei pacchetti passa anche e soprattutto dai flag che vengono passati, che ne ottimizzano appunto l’efficienza.
Ed arriviamo così alla notizia di oggi. Alla fine del 2023, un blog post dal titolo Gentoo goes Binary! apparso sul sito ufficiale Gentoo, ha stupito tutti:
To speed up working with slow hardware and for overall convenience, we’re now also offering binary packages for download and direct installation! For most architectures, this is limited to the core system and weekly updates – not so for amd64 and arm64 however. There we’ve got a stunning >20 GByte of packages on our mirrors, from LibreOffice to KDE Plasma and from Gnome to Docker. Gentoo stable, updated daily. Enjoy!
Per velocizzare il lavoro con hardware lento e per comodità generale, ora offriamo anche pacchetti binari per il download e l’installazione diretta! Per la maggior parte delle architetture, questo è limitato al sistema principale e agli aggiornamenti settimanali, non è così però per amd64 e arm64. Lì abbiamo più di 20 GByte di pacchetti sui nostri mirror, da LibreOffice a KDE Plasma e da Gnome a Docker. Gentoo stabile, aggiornata quotidianamente. Divertitevi!
A corredo dell’annuncio anche uno diagramma riassuntivo della quantità di spazio riservato ai pacchetti:
Dal quale si evince come le architetture amd64 e arm64 siano effettivamente piene di pacchetti precompilati.
In realtà, come recita l’annuncio, la distribuzione usa da sempre il tool Portage per l’installazione dei pacchetti pre-compilati e permette di gestire i pacchetti in modalità mista, ma la novità è rappresentata dalla presenza massiccia dei binari che da qui in avanti verranno aggiornati quotidianamente, rispettando l’aspetto rolling caro a Gentoo.
Quindi per tutti quelli che hanno passato notti ad attendere il termine dell’installazione della compilazione di Gentoo il vento è cambiato, ora si potrà fare mooooolto prima. Solo che, come recita una delle domande nel blog post “But hey, that’s not optimized for my CPU!” e la risposta non potrebbe essere più eloquente: Tough luck. You can still compile packages yourself just as before!
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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