FlyteInteractive, MoonRay e Steam Audio: tre esempi che dimostrano come il modello open-source sia più vivo che mai!

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Sarebbe decisamente poco saggio ignorare le parole di Bruce Perens il quale, alla SOOCON24, aveva evidenziato tutti i problemi in merito al concetto ed all’applicazione odierna del modello open-source. Così però come è giusto evidenziare l’esistenza di alcuni problemi, vale anche la pena parlare degli aspetti per cui l’open-source si dimostra ancora un modello vincente.

Farlo poi raccontando delle scelte di grandi aziende che decidono di rendere open alcuni dei propri prodotti è qualcosa di oggettivo, che in ogni caso fa ben sperare per il futuro di questo modello che dovrebbe essere caro, e forse sacro, a tutti i frequentatori di questo portale.

Le notizie si sono accumulate nelle scorse settimane, e le raggruppiamo poiché hanno tutte lo stesso denominatore: aziende che scelgono la via open-source.

Si parte con FlyteInteractive, un software sviluppato da Linkedin, il cui scopo è quello di creare un ambiente di sviluppo interattivo che consente agli sviluppatori di eseguire direttamente il proprio codice, connettersi a Microsoft VSCode Server all’interno dei pod di Kuberentes per avere accesso alle risorse. In poche parole: un debugger interattivo per Kubernetes.

FlyteInteractive, racconta The New Stack, è stato reso open-source da Linkedin ed il suo codice è disponibile per tutti su GitHub, e gli sviluppatori potranno utilizzarlo per eseguire le sessioni di debug in tutte le modalità che l’articolo spiega in maniera approfondita.

Altro esempio che si affianca al precedente è quello raccontato in Foss Force relativo a Steam Audio SDK, una soluzione audio per gli sviluppatori di giochi che, come suggerisce il nome, è associata a Valve, l’azienda che produce la popolare piattaforma di giochi Steam che ha quindi scelto di distribuire la SDK con licenza Apache 2.0, motivandola in questo modo:

With this release, our goal is to provide more control to developers, which will lead to better experiences for their users, and hopefully valuable contributions back to the wider community of developers using Steam Audio.

Con questa release ci aspettiamo di dare più controllo agli sviluppatori, e che porterà una migliore experience agli utenti e, speriamo, preziosi contributi da parte della community di sviluppatori che utilizzando Steam Audio.

In aggiunta a questo, ed è una considerazione da utente Linux, i benefici dei contributi si rifletteranno positivamente anche per l’impiego di giochi in Linux, per cui Valve non ha mai definitivamente gettato la spugna.

Ultimo in ordine di tempo è infine il progetto MoonRay, un “renderer” utilizzato e sviluppato, come spiega nuovamente Foss Force, nientemeno che da DreamWorks, la compagnia cinematografica che tutti ricordano per Shrek e Kung-Fu Panda.

MoonRay è stato alla base di numerose renderizzazioni per famosissimi film come How to Train Your Dragon: The Hidden World e Abominable, ed è distribuito anch’esso con licenza Apache 2, ormai da un anno. Quindi in realtà quella che stiamo dando è una notizia postuma, ma che rientra perfettamente all’interno del contesto di questo articolo.

È vero che il concetto di open-source ha ed avrà necessità di evolversi, per rimanere al passo coi tempi e per continuare a sostenersi, ma è altrettanto vero come ci siano fortunatamente ancora tante aziende che ritengono i benefici derivanti l’apertura del codice determinanti per il successo.

E questa è certamente una buona notizia.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

2 risposte a “FlyteInteractive, MoonRay e Steam Audio: tre esempi che dimostrano come il modello open-source sia più vivo che mai!”

  1. Avatar amedeo lanza
    amedeo lanza

    Chissà se prima o poi nvidia riuscirà a capire che rendere open source i driver video sarebbe una gran cosa.

  2. Avatar Giacomo Perin
    Giacomo Perin

    Essendo già monopolista, non ha incentivi a farlo

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