Per iniziare la settimana con leggerezza, torniamo a parlare della questione Blue Screen of Death (BSoD) per Linux, che è stata la notizia più letta sul portale nello scorso mese. E ci mancherebbe, verrebbe da dire, perché ovviamente e con le dovute proporzioni, ha avuto il sapore di un cambio epocale.
Non nascondiamoci: il motivo è principalmente dovuto alla scelta del colore. Quel blu, quello SPECIFICO blu, ha ricordato a troppi la famosissima schermata della morte di Microsoft Windows, quella per intenderci che fece fare una delle più famose figuracce a Bill Gates:
Ed in molti all’interno dei commenti si sono domandati il perché di questa scelta.
La discussione è riecheggiata un po’ ovunque, tanto da arrivare allo stesso sviluppatore che originariamente aveva postato il messaggio iniziale su Mastodon, Javier Martinez il quale, come racconta Phoronix, ha pensato bene di replicare a quanti sono rimasti perplessi, creando un nuovo post in Mastodon, correlato da un’immagine che mostra un BSoD dove la B non sta per BLUE, ma per BLACK:
Sospiro di sollievo generale, sommo gaudio nel regno, e la prova che il colore di questa schermata può essere facilmente cambiato.
Vien quindi da domandarsi perché non sia stato previsto un colore più logico sin dall’inizio. Uno schermo rosso, per dire, in modalità “red alert”.
Ma poi la risposta appare chiara.
Di cosa avremmo parlato poi noi?
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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