Ladybird, un nuovo browser open-source guidato dal fondatore di GitHub che porta con sé una iniziativa non-profit

La scorsa settimana sul sito ladybird.org è stato annunciato Ladybird Browser, un progetto volto ad inserire sul mercato un nuovo strumento per la navigazione che, al netto di dettagli tecnici, presenta diversi aspetti organizzativi ed etici che lo differenziano dalla concorrenza.

A fondare il progetto sono stati il principale sviluppatore Andreas Kling (che aveva creato Ladybird nel 2018 come un viewer html per il sistema SerenityOS) ed uno dei fondatori di GitHub, ossia Chris Wanstrath.

Punto principale attorno al quale ruota il progetto, ed in special modo l’organizzazione non-profit Ladybird Browser Initiative, è come questo sia finanziato da sponsor che, testuali parole, “care about the open web” (a cui importa il web aperto) e che effettueranno donazioni senza alcuna imposizione a proposito degli investimenti scelti.

In poche parole: chi vorrà contribuire non dovrà pretendere l’implementazione di funzionalità a richiesta.

La licenza con cui il Ladybug Browser verrà distribuito come detto è open-source, specificamente la BSD-2-Clause, che ne fa un software approvato dalla OSI, ossia la Open Source Initiative.

Particolare del tutto rilevante in merito al progetto è come questo sia prodotto “from scratch“, non sfrutta cioè come accade sovente la base di codice di browser open-source esistenti (come Firefox), bensì implementa tutto da zero.

Come racconta DevClass, Wanstrath per non saper né leggere, né scrivere ha buttato lì nel progetto un milioncino di dollari, poiché il suo obiettivo è evitare che Google entri come sempre capita con il suo impero dell’advertising e, visto che i mezzi li ha, vuole accertarsi che questo non succeda.

Il codice del progetto è disponibile all’indirizzo GitHub https://github.com/LadybirdBrowser/ladybird e proprio l’autore dell’articolo di DevClass si è preso la briga di scaricare e compilare il codice, da cui arriva questo screenshot del browser su macOS:

Dice poco o nulla, se non che a livello di debug pare decisamente che le funzionalità siano parecchie.

È chiaro come questa sia una proto versione, ed ovviamente il progetto è alla ricerca di collaboratori e sviluppatori (il codice è C++).

Basteranno queste ottime premesse per farne un contendente degno della complicatissima e affollatissima arena dei browser? Lo vedremo!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

4 risposte a “Ladybird, un nuovo browser open-source guidato dal fondatore di GitHub che porta con sé una iniziativa non-profit”

  1. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Lodevole iniziativa, ma temo che i tempi ed i treni siano gia' passati tutti da questo fronte.
    Ad ogni modo, auguro all'iniziativa, ogni successo.

  2. Avatar Raoul Scarazzini

    È stato il primo pensiero anche per me, ho paura che il mercato sia saturo, ma chi può dirlo, le fondamenta (intese come chi sta spingendo il progetto) sono più che solide, vedremo!

  3. Avatar Giok
    Giok

    Mhh impresa lodevole ma anche molto rischiosa considerando che società del calibro di Microsoft hanno abbandonato lo sviluppo del loro engine (Trident / EdgeHTML) per optare per quello del progetto Chromium (Blink), e M$ non è di certo una società con poche risorse…

    Comunque, a prescindere da come andrà a finire, è in ogni caso una iniziativa positiva perché si aggiungerà un'altra alternativa al mondo degli engine open source.

  4. Avatar Black_Codec

    Beh saturo è un parolone, ad oggi hai solo chrome in varie salse e Mozilla… Uno sputo di webkit su macos e ios e poi? Cioè realmente il mercato saturo è full chrome, di fatto non hai alternative… Perfino Mozilla sta rischiando di scendere sotto quota 2%…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *