Canonical, la mamma di Ubuntu Linux, conferma la propria crescita anche per quest’anno, sarà la volta buona per la IPO?

Canonical, azienda che produce e distribuisce la distribuzione Linux derivata da Debian più famosa del mondo, ossia Ubuntu, ha pubblicato i dati economici relativi all’ultimo anno fiscale e sono dai che, come racconta l’articolo di Linuxiac, confermano la costante crescita.

L’azienda di Mark Shuttleworth, che ricordiamo ha sede a Londra, ha visto i suoi ricavi aumentare di 46 milioni di dollari, arrivando a 251 milioni di dollari. Nel 2022 la crescita era stata di 44 milioni, quindi il trend è ancora da considerarsi positivo, anche se il rapporto ha rilevato una diminuzione del flusso di cassa dalle attività operative, sceso a 47 milioni di dollari rispetto ai 62 dell’anno precedente.

In realtà la diminuzione deriva da un ‘aumento di capitale dovuto ad investimenti, pertanto è tutto atteso e lo confermano le spese di vendita e marketing che sono aumentate al 21% dei ricavi totali, insieme alle spese di ricerca e sviluppo che sono rimaste al 26%.

L’articolo riporta dati specifici del report che confermano il trend descritto:

Il quale va incrociato con i totali:

che consentono di capire da dove gli introiti arrivano.

Come per tutte le aziende Linux di tipo Enterprise open-source quali Red Hat o SUSE, la fetta più importante è quella delle subscription (nel caso di Ubuntu c’è Ubuntu Pro) che nel caso di Canonical indica una fortissima crescita sull’anno.

I numeri chiaramente portano a riflettere sul consueto tormentone si innesca ogni volta che si parla di Canonical: sono questi i dati attesi da Shuttleworth per lanciare l’IPO (o offerta pubblica di acquisto)?

Lo chiamiamo tormentone non a caso, poiché sono letteralmente anni che questa ipotesi ogni volta che vengono pubblicati i numeri o definite nuove strategie viene considerata. L’ultima volta è stato nel 2022, quando secondo Shuttleworth il 2023 avrebbe potuto essere l’anno della IPO per Canonical, ma poi la cosa non si era mai concretizzata.

Succederà quest’anno?

Un consiglio spassionato: non trattenete il fiato.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

6 risposte a “Canonical, la mamma di Ubuntu Linux, conferma la propria crescita anche per quest’anno, sarà la volta buona per la IPO?”

  1. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    "derivata da Debian…"
    Mah… Sarà anche derivata, ma oramai ha cosí tante modifiche che ha ben poco a che fare con Debian.

  2. Avatar Alessandro Scarozza
    Alessandro Scarozza

    ogni 6 mesi comunque si fa il pull di debian sid

  3. Avatar Alessandro Scarozza
    Alessandro Scarozza

    da utente ubuntu dal 2006, passando per ubuntu gnome quando hanno tirato fuori quella porcheria di unity/mir, da quando debian ha iniziato ad integrare direttamente il supporto per i firmware closed ho fatto il salto verso debian testing.

    per me tra unity/mir/snap/ubuntuTouch canonical ha perso la bussola

  4. Avatar Raoul Scarazzini

    Beh le prime due non sono nemmeno più una cosa, mentre la vera discriminante (su cui peraltro abbiamo parecchio discusso) è Snap. Sarò impopolare, ma io commercialmente lo capisco. Da qui a dire di sceglierlo no, ma lo comprendo per il business…

  5. Avatar Alessandro Scarozza
    Alessandro Scarozza

    come strategia commerciale preferisco piu quella di red hat. invece di sviluppare prodotti nuovi pagano lo sviluppo di prodotti preesistenti e quindi lo coordinano anche.

    snap sarebbe potuto essere la versione "premium" by canonical di flathub, con solo app certificate o con l'aggiunta di funzioni business come la gestione remota o app a pagamento o altro.

    invece si reinventano la ruota da zero, inutilmente

  6. Avatar Raoul Scarazzini

    Ed oltretutto non è che Snap abbia dimostrato tutta questa sicurezza, vedi https://www.miamammausalinux.org/2023/10/la-grave-vulnerabilita-di-exim-i-problemi-di-sicurezza-dello-snap-store-di-ubuntu-e-le-versioni-contraffatte-di-thunderbird/ quindi concordo, si potrebbe fare di molto meglio…

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