Un pacchetto Flatpak poteva scatenare una guerra legale tra OBS Studio e Fedora, fortunatamente ha vinto la ragione

La pacchettizzazione delle applicazioni è sempre uno dei temi più caldi per i maintainer delle distribuzioni, anche perché alla base del concetto stesso di distribuzione c’è proprio la capacità di raggruppare e rendere disponibili agevolmente il maggior numero di applicazioni.

Qualche giorno fa parlavamo del progetto GNOME di abbandonare i pacchetti RPM in virtù di pacchetti Flatpak e la notizia che stiamo per raccontare è proprio relativa ad un pacchetto Flatpak: OBS Studio.

All’interno di una delle issue del progetto Fedora è apparso un messaggio che chiedeva di rivedere le priorità della selezione pacchetti, che al momento sono nell’ordine Fedora Flatpaks > Fedora RPMs > Flathub, in una modalità che privilegiasse Flathub, ossia Flathub > Fedora Flatpaks > Fedora RPMs.

Il motivo? La qualità dei pacchetti che, per i Flatpak di Fedora, pare essere decisamente bassa, ed a tal proposito veniva proprio citato OBS Studio, per il quale sono giunte parecchie segnalazioni, tanto da portare a indicare il pacchetto in questione con il tag “Stopped Receiving Updates“.

Il problema è che quello presente sui Fedora Flatpaks non è un pacchetto ufficiale prodotto dal progetto OBS, bensì una versione non ufficiale (e non mantenuta) per la quale i maintainer di OBS Studio hanno chiesto di rimuovere o presentare diversamente:

The unofficial OBS Studio Flatpak on Fedora Flatpaks is, seemingly, poorly packaged and broken, leading to users complaining upstream thinking they are being served the official package.

Il Flatpak non ufficiale di OBS Studio su Fedora Flatpaks è, apparentemente, rotto e pacchettizzato male, e porta gli utenti a lamentarsi upstream avendo l’idea che stanno usando il pacchetto ufficiale.

Aggiungendo nei commenti successivi, dopo aver ricevuto risposte tutt’altro che gratificanti nelle discussioni intraprese, una richiesta molto chiara:

Since it’s clear that Fedora does not have any interest in a rational discussion at this point, and has decided to resort to name-calling, we are now considering the Fedora Flatpaks distribution of OBS Studio a hostile fork.

This is a formal request to remove all of our branding, including but not limited to, our name, our logo, any additional IP belonging to the OBS Project, from your distribution.

Failure to comply may result in further legal action taken. We expect a response within the next 7 business days (By Friday, February 21st, 2025).

Thank you.

Poiché è chiaro che Fedora, a questo punto, non ha alcun interesse in una discussione razionale e ha deciso di ricorrere agli insulti, stiamo considerando la distribuzione Fedora Flatpaks di OBS Studio un fork ostile.

Questa è una richiesta formale di rimozione di tutti i nostri marchi, inclusi ma non limitati a, il nostro nome, il nostro logo, qualsiasi IP aggiuntivo appartenente al Progetto OBS, dalla vostra distribuzione.

La mancata osservanza potrebbe comportare ulteriori azioni legali. Ci aspettiamo una risposta entro i prossimi 7 giorni lavorativi (entro venerdì 21 febbraio 2025).

Grazie.

Fortunatamente ciò non si è reso necessario, grazie all’intervento di Neal Gompa, contributor di Fedora, il quale ha aperto una nuova issue dal titolo più che chiaro: #12586 Please remove the obs-studio flatpak from the registry.

La risoluzione della issue ha portato all’adempimento della richiesta fatta da OBS Studio. Joel Bethke, autore della issue originale, ha spiegato in un ultimo commento l’esito della vicenda, compiacendosi di come le cose stiano andando nella maniera corretta anche in merito ad altri problemi relativi alla questione:

The discussion was positive and they are actively working to resolve those issues as well, which should hopefully only affect a small number of users.

I would like to give a final thank you to Yaakov and the FPL for taking the time to talk to us today.

La discussione è stata positiva e [le persone di Fedora] stanno lavorando attivamente per risolvere anche questi problemi, che dovrebbero interessare solo un piccolo numero di utenti.

Vorrei ringraziare infine Yaakov e la FPL per essersi presi il tempo di parlare con noi oggi.

Insomma, tutto è bene quel che finisce bene.

Anche se, va detto, la problematica non riguarda unicamente OBS Studio, ma in generale il proliferare di repository di applicazioni che non lavorano mediante deduplicazione, ma implementando (ed a volte dimenticandosi dell’esistenza) ciascuno la propria pacchettizzazione.

Sicuramente un problema che riguarderà, prima o dopo, anche altre applicazioni.

Speriamo solo che la capacità di collaborare dimostrata in questa vicenda faccia scuola, poiché la possibilità di vedere volare gli stracci è stata vicinissima.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

11 risposte a “Un pacchetto Flatpak poteva scatenare una guerra legale tra OBS Studio e Fedora, fortunatamente ha vinto la ragione”

  1. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Mah… forse mi sbaglio, ma l'uso di flatpak non risolverà i problemi dei vari rpm/deb/pac etc.etc. perchè come in questo caso, il problema è il mantenimento del pacchetto che solitamente resta a carico della distribuzione.

  2. Avatar Capitano Nemo
    Capitano Nemo

    IMHO quella di fedora è una comunità strana. Puntano su flatpak "per poter concentrare gli sforzi solo sui pacchetti core migliorando stabilità e debug"….. però poi vanno a creare un proprio repository flatpak! Ma allora tanto valeva continuare a pacchettizzare in rpm! MAH!!!!!!!

  3. Avatar (YouTube) All'occhio del Frank

    Ciò che pensavo anch'io, che senso ha fare il proprio repo flatpak se già integrano quello flathub ufficiale?

  4. Avatar Capitano Nemo
    Capitano Nemo

    In questo caso perchè fedora è un po come debian, quindi non integra nel suo sistema codice "non libero". Infatti non ha per esempio i codec multimediali, driver nvidia ecc ecc.
    Quello che non capisco è il doppio pesismo: "Non ti distribuiscono più il programma X del tizio Z (in RPM) perchè vogliono che il tizio Z usi flatpak per pacchettizzarlo e distribuirlo mentre loro concentrano gli sforzi sul sistema……. e poi ti tirano fuori un repository flatpak dove ti pacchettizzano il programma X del tizio Z……. Schizofrenia? Io ci vedo una completa assenza di logica. Potevano tranquillamente lasciare il programma in formato RPM visto che si ostinano a pacchettizzarlo loro! Oppure smettevano completamente di pacchettizzarlo dicendo all'utente: "Ehi hai bisogno del programma X del tizio Z? lo trovi su flathub!", che praticamente sarebbe stato lo stesso messaggio che davano con i codec e i programmi non liberi su rpmfusion!!!!!!!!

  5. Avatar Raoul Scarazzini

    Ci vedo anche un aumento della frammentazione, tra flatpak, rpm, snap, e la prossima diavoleria che qualcuno si inventerà… Mi ricordo sempre di questa:
    https://imgs.xkcd.com/comics/standards.png

  6. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Non è una questione di repository, Flatpak (come snapd, appimage etc.) nascevano con l'intento di risolvere il problema delle dipendenze.
    In deb / rpm, quando installi una applicazione che ha bisogno di una certa libreria, si da per scontato che quella installabile con il repository ufficiale sia quella corretta, cosa che talvolta non è così, perchè chi sviluppa l'applicazione, magari usa qualcos'altro.
    Flatpack e compagnia bella dovrebbero risolvere il problema portandosi dietro, in un unico pacchetto, tutto quello di cui necessitano per funzionare regolarmente. Questo al di là di quello che ha forgiato il pacchetto stesso.
    Il problema in questo caso, e che chi ha forgiato il pacchetto, evidentemente non ha fatto le cose fatte bene, e la gente è andata a lamentarsi direttamente dallo sviluppatore, invece che da Fedora che l'ha pacchetizzato.

  7. Avatar Capitano Nemo
    Capitano Nemo

    Quel nuovo formato container tirato fuori da sabayon+funtoo in MocaccinoOS? eccallà l'altra diavoleria XD

    LUET!

  8. Avatar Capitano Nemo
    Capitano Nemo

    Lo penso anche io ma il punto non era questo. Quello che voglio dire è che sono molto confusi/contorti.

  9. Avatar Nicodemo Timoteo Taddeo
    Nicodemo Timoteo Taddeo

    "Ci vedo anche un aumento della frammentazione, tra flatpak, rpm, snap, e la prossima diavoleria che qualcuno si inventerà…"

    Una l'hanno già inventata da tempo, Nix (package manager)

    E giusto per non farsi mai mancare niente, ci sono almeno due fork… 🙂

  10. Avatar Arale's Poopoo
    Arale’s Poopoo

    Ma va, nei sistemi GNU Linux la frammentazione non è mai esistita, non diciamo eresie!

    /s

  11. Avatar Arale's Poopoo
    Arale’s Poopoo

    I flatpak risolvono tanti dei problemi delle distro, e il modo in cui funzionano ne risolve altri.

    Ad esempio hai pacchetti riproducibili su qualsiasi distro (che li supporti ovviamente), cosa che rende sostanzialmente inutili gli altri pacchetti, e risolve tutte le dipendenze includendo solo quelle che vuole lo sviluppatore, così anche i problemi classici che si hanno con le dipendenze sono risolti.

    E poi permettono di creare distro immutabili e quindi intrinsecamente più sicure.

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