Ecco AUTOSEL, maintainer del Kernel Linux che si occupa della sua versione stabile e che è… Una IA!

Fermi tutti! Se, dopo aver letto il titolo di questo articolo, vi state già disperando nel pensare che nemmeno il Kernel Linux è al riparo dall’invasione dell’intelligenza artificiale, aspettate.

C’è molto da dire a proposito e poco per cui deprimersi, anzi.

Lo spunto arriva dall’articolo di The New Stack che si intitola Linux Kernel Maintainers Get Some Help from AI (che, lo ammettiamo, è molto meno clickbait del titolo di questo post), e presenta in maniera molto dettagliata AUTOSEL, uno script che opera all’interno del Kernel Linux per eseguire azioni da maintainer, e lo fa utilizzando un Large Language Model (LLM).

Per capire il perché di AUTOSEL bisogna ragionare su alcuni numeri relativi al più grande progetto open-source del mondo, ossia il Kernel Linux. Nel corso di dieci settimane, possono arrivare fino a 10.000 patch nella mainline e chi si occupa della manutenzione dei rami Stable e Long Term Support (e no, non è Linus Torvalds) si ritrova a dover ispezionare in media 100 patch al giorno, inclusi weekend e festivi. Il problema è che, di queste, solo una piccola parte – circa 5-10 – è effettivamente adatta ad essere inclusa nei rami stabili, o per dirla con un inglesismo… Backportata.

Ecco dove entra in scena AUTOSEL. Scritto in Rust, questo esegue un primo passaggio sui commit in arrivo, andando a cercare similitudini con quelli già approvati in passato per backport simili e, a partire da queste valutazioni, suggerisce solo i commit potenzialmente validi all’attenzione degli umani, riducendo di molto il carico di lavoro.

Non solo: ogni suggerimento viene accompagnato da una spiegazione ragionata, inviata via mail, così da garantire la piena trasparenza del processo.

AUTOSEL non usa un unico modello, ma un insieme di LLM specializzati, ciascuno dedicato a uno specifico compito e utilizzato anche in ottica di cross-validazione, così da limitare gli errori e le famigerate allucinazioni da IA. A ogni commit viene associata una rappresentazione matematica (embedding) che ne cattura il significato semantico, rendendo possibile il confronto con l’intera storia del Kernel.

Insomma, AUTOSEL rappresenta un esempio virtuoso dell’uso dell’intelligenza artificiale: non sostituisce, ma supporta. Non inventa, ma analizza. Non crea nuove feature, ma aiuta chi mantiene il Kernel a non perdere la sanità mentale.

Ed il bello è che non finisce qui.

L’articolo di The New Stack racconta come, con l’aiuto dei LLM, Sasha Levin – ingegnere software, sarà un caso 🙂 , di NVIDIA e uno dei maintainer delle versioni stabili del Kernel – ha sperimentato altri utilizzi intelligenti dell’IA.

Per esempio, nella release 6.15 è riuscito a far scrivere a un LLM una patch per convertire un’implementazione di una hash table in una API standard, completando il tutto (documentazione inclusa!) in soli 20 minuti. Un lavoro che un umano avrebbe realizzato, con fatica, in mezza giornata.

Un altro ambito in cui l’IA si è rivelata preziosa è quello della classificazione dei CVE (le vulnerabilità di sicurezza). Come abbiamo raccontato, la community del Kernel ha iniziato nel 2024 un grande sforzo per ispezionare i commit e capire quali di essi affrontano vulnerabilità. Gli script Bash iniziali sono stati sostituiti da strumenti ben più raffinati, sempre scritti in Rust e alimentati da LLM.

Questi modelli, ispirandosi a AUTOSEL, riescono a capire se una patch ha a che fare con la sicurezza, verificando persino se la vulnerabilità è già stata trattata da un’altra patch. Grazie al Retrieval Augmented Generation (RAG), gli LLM possono consultare in tempo reale la documentazione e la cronologia del kernel, eseguendo comandi git come git blame per contestualizzare ogni modifica. Un compito impossibile per un essere umano, considerando le 40 milioni di righe di codice del kernel.

Se vi interessa approfondire, ecco il video in cui Levin spiega come l’AI lo aiuta nel lavoro di maintaner che abbiamo appena descritto:

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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