
Si avvicina il mese di ottobre e, come ormai tutti gli utenti sanno, sarà il momento di veder pubblicata una nuova release di Ubuntu, per l’appunto la 25.10, il cui nome in codice è Questing Quokka.
La release sarà transitoria, come tutte quelle autunnali ed alcune primaverili (le 04 che non sono Long Term Support), e proprio per questa ragione servirà da banco di prova per l’introduzione di funzionalità che saranno, o chissà magari non saranno, incluse nelle prossime release a lungo termine.
Phoronix, come di consueto, fornisce un aiuto nell’identificare alcune delle funzionalità più interessanti, la prima delle quali è l’introduzione di sudo-rs come il nuovo default sudo del sistema operativo. Il progetto altri non è che la riscrittura in codice Rust dello storico sistema di elevazione dei privilegi.
L’obiettivo, indicato nella pagina GitHub del progetto è quello di avere “A safety oriented and memory safe implementation of sudo and su written in Rust.“, quindi sudo
e su
, pur non cambiando le modalità di interazione – per intenderci sarà sempre intorno al file /etc/sudoers
che bisognerà lavorare per configurare i privilegi – consentiranno di ereditare i vantaggi di protezione della memoria che sono impliciti nel linguaggio Rust.
Un’altra componente scritta in Rust che sarà presente in Ubuntu 25.10 sarà coreutils, ovvero l’insieme dei binari fondamentali di qualsiasi sistema Linux. Giusto per dare un’idea dei dieci più utilizzati:
ls
(lista file)cp
(copia file)mv
(sposta/rinomina file)rm
(rimuove file)cat
(concatena/mostra file)echo
(stampa testo)chmod
(cambia permessi)chown
(cambia proprietario)head
(prime righe di un file)tail
(ultime righe di un file)
Binari che quotidianamente ciascuno di noi utilizza decine, se non centinaia di volte.
Ubuntu 25.10, come ogni distribuzione Linux, sta progressivamente implementando riscritture in Rust e la motivazione è la medesima di sudo
: il linguaggio offre sicurezza intrinseca nella gestione della memoria, eliminando molte delle vulnerabilità tipiche delle implementazioni originarie in C.
Per quanto possa quindi considerarsi transitoria la distribuzione in uscita ad ottobre, è molto difficile che si ritornerà sui propri passi a proposito di queste scelte.
Del resto non è un caso se anche nel Kernel Linux, Torvalds e Kroah-Hartman hanno a lungo cercato di promuovere ed implementare codice Rust. Non senza qualche difficoltà, come abbiamo sempre raccontato, ma convinti del fatto – e le scelte di Ubuntu lo dimostrano – che il futuro sarà quello.
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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