FSF compie 40 anni e si regala un nuovo presidente e LibrePhone, uno smartphone libero ed open-source

In questo 2025 la Free Software Foundation (FSF) compie 40 anni di esistenza e questo importante traguardo è stato celebrato nell’anno attraverso una serie di eventi online ed in persona (riassunti nel post Forty years of commitment to software freedom) che non sono ancora terminati.

Il più recente, denominato FSF40 e avvenuto lo scorso 4 ottobre 2025 a Boston, ha simbolicamente celebrato il traguardo e, oltre a fare il punto sul passato, ha anche presentato due annunci importantissimi.

La giornata, raccontata nell’articolo “FSF turns forty with a groundbreaking new project and a new president“, si è aperta con una conversazione tra figure attuali e storiche della fondazione.

Immancabile infatti Richard Stallman, che sembra stare bene nonostante i recenti problemi di salute, ed anche Ian Kelling che è stato presentato come nuovo presidente della FSF. Nel suo primo intervento ufficiale, ha dichiarato di voler rafforzare la capacità della fondazione di “contrastare le nuove minacce alla libertà degli utenti” e di voler “ampliare la comunità del software libero come mai prima d’ora”.

Ma il momento clou della giornata è stato nel pomeriggio, quando la direttrice esecutiva Zoë Kooyman ha annunciato il LibrePhone Project, una nuova iniziativa pensata per portare la libertà del software anche nell’ambito degli smartphone.

Il progetto, in collaborazione con lo sviluppatore Rob Savoye (attivo nel mondo GNU fin dagli anni ’80), mira a creare un telefono completamente libero, sia a livello di software che di infrastruttura.

Ha detto Kooyman:

Since mobile phone computing is now so ubiquitous, we’re very excited about LibrePhone and think it has the potential to bring software freedom to many more users all over the world.

Visto che il mobile phone computing è ovunque, siamo eccitati a proposito di LibrePhone e pensiamo che garantire libertà anche in questo contesto significhi raggiungere milioni di nuovi utenti

Poco altro si sa al momento di questo progetto, ed ogni ricerca risulta confondere le idee poiché richiama altri progetti – più o meno riusciti o diffusi – come il Librem di Purism, che ambiscono ad essere liberi dall’influenza dei due principali ed unici player, ossia Android e iOS.

Che sia la volta buona? Difficile dirlo senza ulteriori dettagli, ma in un certo senso lo speriamo tutti.

Nel frattempo, sempre a proposito di hardware e software di consumo open-source, vale la pena chiudere questo articolo parlando di Open Printer, una stampante open-source che sta cercando di raccogliere fondi mediante Crowd Supply.

Insomma, il desiderio e la necessità di creare alternative open rimane ben radicato nella mente delle persone virtuose. Chissà se rispetto al 1985, anno di fondazione della Free Software Foundation, il mercato è sufficientemente cambiato per accettare anche questo tipo di prodotti.

Noi ci speriamo, intanto… Buon compleanno FSF!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

3 risposte a “FSF compie 40 anni e si regala un nuovo presidente e LibrePhone, uno smartphone libero ed open-source”

  1. Avatar amedeo lanza
    amedeo lanza

    Sarei felicissimo di poter acquistare uno smartphone GNU ma temo che ci siano parecchi problemi da affrontare visto la pervasività che hanno raggiunto: home banking ed applicazioni per l'autenticazione (SPID, CIE ecc. ) sono ormai indispensabili e senza la collaborazione di fornitori ed enti vari rischiano di non poter essere sviluppate, oltre ad essere relegate a sistemi inchiavardati. Prova a fare girare l'home banking su un android rooted.

  2. Avatar far5893
    far5893

    Quelle applicazioni NON funzioneranno MAI, si basano sull assunto di essere eseguite in enclave sicure cosa che il SW opensource non puo' garantire se vuole mantenere la liberta' di essere compilato e modificato dai sorgenti e installato dall utente. Purtroppo la 2FA ha spostato la sicurezza da un semplice token (e sarebbe andato bene anche un TPM integrato in ogni cellulare) a tutto il software (dal OS all app) che lo fa colloquiare con l'utente.

  3. Avatar Giovanni Amato
    Giovanni Amato

    beh ovviare al home banking si potrebbe con banche tipo fineco che puoi accedere dal web, quindi da brave o firefox o librewolf ma volendo con boxes si potrebbe integrare l'installazione di una ''BOLLA'' per installlare un sottosistema android su linux… speriamo nei progressi che android e iphone mi stanno stretti.

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