Il ministero dell’economia austriaco, con l’open-source ed il coraggio di uscire dagli schemi, sceglie Nextcloud

Una nuova storia di cambiamenti possibili arriva da OSOR, l’open-source observatory, a proposito del ministro dell’economia austriaco, protagonista di una migrazione per certi versi imposta che si è rivelata un’opportunità di cambiamento.

Ad innescare il processo di migrazione che ha coinvolto tutto il ministero è stata la scadenza della licenza del software utilizzato per le videochiamate, di natura proprietaria (non viene specificato quale fosse la soluzione), ed il fatto di essere di fronte alla scelta di cercare qualcosa di simile o cambiare i propri orizzonti, vagliando soluzioni open-source.

La gestione di questo processo è andata in capo Martin Ollrom, Chief Information Officer, e Florian Zinnagl, Chief Information Security Officer del BMWET (Ministero austriaco dell’Economia, dell’Energia e del Turismo), che hanno raccontato di come la ricerca si sia concentrata su una suite office con capacità collaborative, protezione dei dati e indipendenza dal lock-in del fornitore.

Dopo aver valutato le opzioni disponibili, la scelta è caduta sulla soluzione open-source di Nextcloud, la quale è stata proposta in tutto il ministero, che è composto da 1.200 dipendenti.

Con questa scelta, il BMWET si unisce al Ministero dell’Interno francese ed allo Schleswig-Holstein tedesco, tutte realtà che hanno già adottato Nextcloud e delle quali abbiamo raccontato i vari tentativi di migrazione globali verso l’open-source. Magari non sempre in maniera entusiasta, ma è interessante notare come se due indizi facciano una prova, l’aggiunta del BMWET qualcosa certamente racconta sulle politiche europee.

Zinnagl, pensando a come tutto sia partito dalla ricerca ad un’alternativa al software delle video chiamate, afferma che in realtà la scelta ha aggiunto diversi altri vantaggi inattesi. Gli fa eco Ollrom, parlando della wiki feature, talmente utile da essere definita “game changer“.

L’utilizzo dell’open-source ha portato anche all’innesco di un circolo virtuoso dove oltre ai contributi economici che il ministero dà al progetto Nextcloud, che tutti si dicono ben felici di poter effettuare, anche a contribuzioni, con la creazione di plugin specifici per l’utilizzo nella struttura governativa che però, di rimando, divengono disponibili alle community.

Interessanti infine le riflessioni, sempre di Zinnagl, a proposito di come fare in modo che una struttura governativa adotti una soluzione open-source:

It is very important to prepare the organisation well. We are all used to the interfaces of proprietary suites, even though the functionality of other solutions is similar. Mentality of users is an essential part, you must invest time to assure people that they can work just as well with the proprietary solutions. […] We continuously assess what use cases and work methods exist among our 1200 employees, many of which are still very analogue.

È molto importante preparare bene l’organizzazione. Siamo tutti abituati alle interfacce delle suite proprietarie, anche se le funzionalità delle altre soluzioni sono simili. La mentalità degli utenti è una parte essenziale: bisogna investire tempo per assicurare alle persone che possono lavorare altrettanto bene come con le soluzioni proprietarie. […] Valutiamo costantemente quali casi d’uso e metodi di lavoro esistono tra i nostri 1.200 dipendenti, molti dei quali sono ancora molto analogici.

Insomma, programmazione, monitoraggio e, soprattutto, supporto.

Non un progetto semplicissimo certo, ma per quanto le difficoltà di adozione siano una costante per progetti di questo tipo, il fatto di continuare a raccontare storie simili dà l’impressione che qualcosa stia davvero cambiando nella mente di chi gestisce servizi pubblici in Europa.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

Una risposta a “Il ministero dell’economia austriaco, con l’open-source ed il coraggio di uscire dagli schemi, sceglie Nextcloud”

  1. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Buttiamola sui numeri …
    Adesso non so in proporzione come sia , ma 1200 persone da "addestrare" forse sono megl che "3,5 millllionnni" che abbiamo qui (migliaio più , migliaio meno). 😀

    molti dei quali sono ancora molto analogici

    …un bel convertitore analogico-digitale di buona qualità ci sta dai…lo si trova per pochi euro 😀

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