Vivere la community diventa insostenibile e Guido van Rossum, creatore e di Python, si fa da parte

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Python è attualmente il linguaggio di programmazione più utilizzato al mondo, poche sorprese in merito, ma più un progetto è popolare, si sa, più il numero di persone coinvolte nello stesso aumenta. In determinate circostanze, vedi quando vi è da decidere l’approvazione di una nuova funzionalità (in Python altrimenti detta PEP, Python Enhancement Proposals), l’alto numero di attori in causa può rappresentare un limite, ed è esattamente ciò che è successo con la PEP 572.

Ebbene in seguito all’approvazione della suddetta PEP, Guido van Rossum, nome centrale nel progetto Python, creatore del linguaggio e da sempre Benevolent Dictator For Life (BDFL, paritetico a ciò che Linus Torvalds è per il kernel Linux) del progetto, ha annunciato il suo ritiro.

Le motivazioni sono spiegate all’interno del suo messaggio, ma, riassumendo,  la situazione è chiara e semplice:

I don’t ever want to have to fight so hard for a PEP and find that so many people despise my decisions

Non voglio più dover litigare così duramente per una PEP e vedere che così tante persone disprezzano le mie decisioni

Per essere ancora più concisi, il buon Guido ne ha piene le scatole. Gli strascichi della discussione sulla PEP 572 hanno quindi avuto un peso notevole nella scelta, principalmente per come si è svolta l’approvazione della nuova specifica, con insulti, offese ed attacchi personali che poco hanno da spartire con la professionalità che ci si aspetta all’interno di un progetto così importante come Python.

Complici anche problemi di salute, solamente accennati, per van Rossum la sostanza è comunque chiara ed il messaggio altrettanto: se pensate di poter far meglio di me, fatevi avanti.

Certo questa vicenda è solo l’ultima di molte avvenute nelle varie community dei progetti open-source, ma non per questo meno dolorosa. Il rispetto per gli altri è da sempre qualcosa di cui ci si dimentica in fretta nella sicurezza delle proprie postazioni lavorative, coperti da un monitor, armati di una tastiera.

Staremo a vedere come le cose si evolveranno nei prossimi mesi, nella speranza di un ripensamento da parte di van Rossum, al quale il merito di aver creato un linguaggio polare e funzionale non potrà essere tolto da nessuno.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

Una risposta a “Vivere la community diventa insostenibile e Guido van Rossum, creatore e di Python, si fa da parte”

  1. Avatar Kim ALLAMANDOLA

    Mh, temo che il rispetto si dimentichi in base all’ambiente in cui si vive: in una ml siamo tutti pari tra pari quindi ci rispettiamo, in un social network l’utente è solo un limone da spremere per “succo di dati”, sapendo di non contare altro che per questo, di non far parte di qualcosa di condiviso il rispetto scompare.

    Comunque sul caso specifico penso che il caso Python sia più che altro la dimostrazione di come anche il BDFL è comunque un dittatore per benevolente e “buono” che sia. Lo scontro è inevitabile prima o poi per le più svariate ragioni. Se poi seguiamo le risposte nell’ml vediamo come tanti VOGLIANO una certa dittatura (han proposta quadrunvirati&c) per evidentemente paura di organizzarsi in autonomia.

    Io lo prenderei come una lezione del tipo: un progetto nasce “di qualcuno” ma se cresce e diventa pubblico il solo modo di mantenerlo è che ognuno faccia il proprio interesse. In prima battuta verrebbe una caos, fork dopo fork, ma alla fine si stabilizza com’è naturale in ogni sistema evolutivo (game of life, simbolo delle community FOSS, docet). Compreso il concetto c’è da metterlo in pratica…

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