
Nel consueto messaggio di annuncio release Linus Torvalds ha presentato al mondo la nuova release 6.18 del Kernel Linux, che si fregierà anche del titolo di Long Term Support.
Questi gli aggiornamenti degni di nota a proposito della release:
Filesystem:
- Bcachefs è stato rimosso dal kernel principale, come ampiamente annunciato.
- Introduzione di dm-pcache, che permetterà di usare memoria persistente come cache per dispositivi lenti (come dischi HDD o SATA).
- Aggiunta del supporto iniziale per block size > page size in Btrfs.
- In EXT4 è stato aggiunto il supporto a UID/GID riservati a 32 bit e un nuovo ioctl per gestire parametri del superblock.
- In OverlayFS è stato aggiunto il supporto al case folding.
Virtualizzazione:
- Il kernel può ora essere eseguito come guest all’interno dell’hypervisor Bhyve di FreeBSD, ampliando ulteriormente le piattaforme di virtualizzazione supportate.
- In KVM è stato introdotto il supporto al rilevamento PTW (Page Table Walker) per l’architettura LoongArch: si tratta del componente hardware che gestisce la traduzione degli indirizzi virtuali in indirizzi fisici, fondamentale per le performance delle VM.
- Sempre in ambito KVM arriva il supporto alla tecnologia CET (Control-Flow Enforcement Technology) su sistemi Intel e AMD.
- Le macchine virtuali AMD ricevono il supporto a Secure AVIC, una versione più sicura dell’Advanced Virtual Interrupt Controller, che migliora la gestione degli interrupt lato guest mantenendo isolamento e prestazioni.
Networking:
- Le connessioni TCP possono ora sfruttare la PSP encryption (Platform Security Processor), una funzionalità che consente di cifrare determinate transazioni su hardware compatibili AMD, migliorando la protezione dei dati in transito.
- Viene introdotto il supporto a queue con CQE (Completion Queue Event) di dimensioni miste nello stesso ring buffer, aumentando la flessibilità dei driver network ad alte prestazioni.
- Sono stati migliorati diversi aspetti prestazionali: dalla gestione delle ricezioni UDP, allo scaling dei server NFS, fino alle performance dello swap quando il sistema è sotto forte pressione I/O.
- La TCP stack introduce il supporto iniziale a Accurate ECN (AccECN), un’evoluzione di ECN che comunica in modo più preciso lo stato di congestione della rete, permettendo un controllo del traffico più efficiente.
Driver e supporto hardware:
- È stato aggiunto un nuovo driver virtio SPI, che consente a dispositivi SPI di essere esposti anche all’interno di macchine virtuali, ampliando le possibilità di testing e simulazione.
- I controller DualSense di PlayStation ricevono il supporto ai jack audio, mentre i driver HID ora gestiscono anche i touchpad aptici, sempre più diffusi nei laptop moderni.
- Migliora il supporto alla piattaforma Apple con l’introduzione della compatibilità per M2 Pro, M2 Max e M2 Ultra.
- A livello di affidabilità arrivano nuovi driver EDAC (Error Detection and Correction): uno per il controller di memoria AMD VersalNET, capace di riportare errori provenienti da vari blocchi hardware, e uno per i core ARM Cortex A72, utile per diagnosticare problemi di cache L1 e L2.
- Infine, vengono aggiunti al kernel due nuovi SoC della famiglia Alder Lake-S, ampliando la compatibilità con le ultime piattaforme desktop Intel.
E queste sono solo le principali novità, ma molte altre sono consultabili nei vari articoli che si trovano online, come quello di 9to5Linux, uno dei più completi.
Come detto in apertura, Greg Kroah-Hartman ha confermato che questa release stabile sarà la prossima Long Term Support.
Chiudiamo in bellezza con un divertente video che racconta di come Torvalds si sia prestato ad un nerdissimo esperimento, organizzato dal canale Linus Tech Tips (dove il Linus in questione è il maintainer del canale, non Torvalds), costruendo un PC desktop adatto allo sviluppo del Kernel, che quindi compila molto, molto rapidamente:
Come fa notare It’s FOSS, è interessante ascoltare le parole di Torvalds a proposito del BSoD, il Blue Screen of Death, che i sistemi Microsoft certe volte presentano. Di fatto, dice Torvalds parlando per esperienza personale, il BSoD il più delle volte, è giustificato e non dipende dal software, quanto piuttosto da problemi hardware:
I am convinced that all the jokes about how unstable Windows is and blue screening, I guess it’s not a blue screen anymore, a big percentage of those were not actually software bugs. A big percentage of those are hardware being not reliable.
Sono convinto che tutte quelle battute a proposito di quanto Windows sia instabile e, il blue screening, non è quasi più un blue screen, una grossa percentuale di questi non sono dovuti a bug software. Una grossa percentuale di questi sono dovuti ad hardware inaffidabile.
Per questo motivo, nel PC che costruisce insieme all’altro Linus, la memoria è di tipo ECC (Error Correction Code), che previene proprio questo tipo di problemi i quali, sì, si verificano anche in Linux, poiché sono di natura hardware.
Però sì, nella sostanza Linus Torvalds ha giustificato i Blue Screen of Death 🙂 .
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.




















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