AlmaLinux crea il Media & Entertainment SIG, una divisione dedicata agli effetti speciali!

Alzi la mano chi, verso la fine degli anni ’90, andava in giro bullandosi del fatto che il film ad aver incassato di più nella storia (fino a quel momento) era stato realizzato utilizzando Linux! La storia la sanno tutti, o sicuramente buona parte dei lettori del nostro blog.

Per effettuare il rendering degli effetti speciali relativi alle dettagliatissime scene della nave, il team diretto dal buon James Cameron aveva adottato un approccio letteralmente pionieristico: una batteria di server Red Hat Linux (l’Enterprise nel nome venne molto tempo dopo) che aveva abbattuto i costi di produzione attraverso workstation DEC Alpha, le quali rispetto ai processori x86 del tempo risultavano ultra performanti.

Era stato necessario solamente effettuare il porting del software Renderworld affinché girasse su Linux ed insieme ad un altro software chiamato NUKE, che sarebbe diventato uno standard industriale, l’ambiente di produzione degli effetti speciali era a disposizione dei maghi degli effetti speciali per rendere credibile l’affondamento più famoso della storia.

La storia è talmente famosa da essere ancora attuale, date un’occhiata a questo completissimo articolo di Guilherme Venancio dal titolo Titanic: The cinema revolution by Linux, pubblicato su un sito il cui nome è tutto un programma: https://cinelinux.com.

Ma tutta questa premessa, vi starete chiedendo, porta a qualcosa oppure no?

In realtà sì, serve ad introdurre l’annuncio fatto da AlmaLinux per presentare l’AlmaLinux Media & Entertainment SIG, ossia il gruppo di lavoro dedicato a supportare e migliorare l’uso della distribuzione clone di Red Hat Enterprise Linux nell’industria professionale degli effetti visivi (VFX), dell’animazione e della post-produzione.

Il SIG (Special Interest Group) funzionerà da hub centrale di collaborazione per artisti, ingegneri e sviluppatori open-source. Il lavoro collettivo di questo gruppo affronterà direttamente le esigenze uniche di una pipeline di produzione, garantendo che AlmaLinux sia un ambiente fluido e affidabile per il lavoro creativo.

Nella pratica questo si tradurrà nella certificazione e garanzia della compatibilità con applicazioni standard del settore come il già citato Nuke, oltre ai vari Houdini, Maya e via dicendo.

L’idea è quella di rendere la distribuzione compatibile con le workstation ad alte prestazioni che vivono nelle enormi render farm utilizzate dagli studi artistici.

Il tutto a servizio della community, poiché tutto l’operato verrà reso open-source, ad ennesima dimostrazione del valore aggiunto di un progetto come AlmaLinux che non vuole limitarsi al ruolo di semplice clone, ma fornire il proprio contributo alla crescita dei software aperti.

Del resto, in tutti i progetti di James Cameron, in primis il prossimo Avatar, la presenza di pipeline Linux è base fondante per il rendering dei luoghi magici creati sul pianeta Pandora.

Se ci state pensando sì, è anche per questo che Linux è ovunque!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

4 risposte a “AlmaLinux crea il Media & Entertainment SIG, una divisione dedicata agli effetti speciali!”

  1. Avatar Diego Cortassa
    Diego Cortassa

    Ciao lion,
    Il problema e' duplice, tante volte gli artisti vengono assunti su un progetto specifico e il loro know how e' spesso molto specifico, per esempio sanno usare Photoshop e se dovessero imparare un altro strumento ci andrebbero mesi per essere produttivi. Per i "piccoli" lavori usiamo anche Krita e Gimp ma indubbiamente Photoshop e' piu' potente e completo.

    Il caso di Blender e' molto particolare, e' in forte crescita, il grease pencil e' un tool fantastico e i geometry node sono molto potenti, ma per supportarlo nelle grandi produzioni occorre avere un team di programmatori specifico (vedi le produzioni del Blender Institute) e manca di alcune funzioni importanti come il Mipmapping (le texture piramidali) e il supporto nativo a USD (per ora puo' solo importare ed esportare in USD con alcune limitazioni)

  2. Avatar Diego Cortassa
    Diego Cortassa

    Ciao Raoul,
    articolo interessante che mi tocca da vicino. Lavoro da oltre vent'anni nel campo della CG come specialista/programmatore di pipeline e sistemista, ho partecipato alla produzione di numerosi film e serie di animazione. Sono "Linuxaro" da sempre, ho iniziato con Linux 68K sul mio Amiga 4000!

    Nel 2000 usavamo gia' render farm completamente linux, all'epoca basate su RedHat Linux 7.3 (non RHEL, l'originale) ma ancora windows su tutte le workstation.

    Quasi tutti sono poi passati a Centos e con Centos 7 moltissimi studi hanno migrato anche lo workstation.

    Ad oggi lavoro per un grosso gruppo europeo e abbiamo diverse centinaia nodi di render spesso aiutati da nodi in cloud e altre centinaia di workstation (che la sera diventano nodi di rendere anch'esse) tutte basate su Rocky Linux 9.3 con desktop gnome personalizzato con alcune estensioni come Dash to Panel.

    In generale siamo "costretti" alla scelta di Rocky Linux perche' Autodesk Maya e The Foundry Nuke sono certificati solo per Rocky e RHEL, SideFX con Houdini e' molto piu' aperta e supporta le piu' usate derivate Debian (Debian, Ubuntu, PopOS e Mint), le derivate RHEL (RHEL, Rocky, Alma) e Fedora. Ma alla fine Autodesk detta legge. Blender si e' ritagliato qualche piccola nicchia ma ancora non e' molto diffuso (intendo sempre in ambito di grosse produzioni commerciali).

    L'enorme problema che non ci permette di eliminare completamente windows sono i software Adobe e in particolare Photoshop per il quale, in ambito professionale non esistono vere alternative.

    Anche la frammentazione delle numerose distribuzioni Linux e' un problema, la VFX Reference Platform ( https://vfxplatform.com/ ) fa un egregio e interessante lavoro nel tentativo di standardizzare dei requisiti minimi ai quali una distribuzione puo' aderire per essere supportata dal software commerciale e per semplificare la gestione del software scritto in house che spesso e' parecchio.

    Inoltre La Academy Software Foundation (aswf) sponsorizza importanti progetti opensource nel campo della CG (OpenEXR, USD, rez ecc.)

    Saluti!
    Diego.

  3. Avatar lion1810
    lion1810

    Ciao Diego molto interessante il punto di vista di un diretto interessato. Non credevo , da ignorante del settore, che in ambito professionale esistesse solo photoshop e Blender fosse di nicchia.

  4. Avatar Raoul Scarazzini

    Molto interessante @diegocortassa:disqus , fa specie leggere che Rocky è certificata ed Alma no, ma alla fine è sempre una questione di regole di business e non tecniche, il che si applica anche a Photoshop/Adobe, per i quali dubito fortemente esistano limiti tecnici nel portarli su Linux, quanto invece specifici e precisi accordi commerciali…

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