E se RedHat acquisisse Docker?

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Di tutte le realtà commerciali in ambito OpenSource Red Hat è certamente la società ad aver segnato il passo più di tutte le altre in merito ai propri prodotti. Generalmente il modus operandi è questo: un prodotto OpenSource è manutenuto da una startup o da una piccola azienda, il prodotto funziona, ha delle potenzialità e manca solo della spinta commerciale che potrebbe essere prodotta da una sua reale commercializzazione (leggi brandizzazione).

A questo punto arriva Red Hat che acquisisce la società e ricava un proprio Red Hat Prodotto, lasciando il prodotto originale in versione aperta e fornendo invece ai propri clienti (che pagano una subscription) il supporto professionale. Questa strategia nel tempo si è rivelata un win-win in cui vincono tutti: il prodotto che continua a vivere, Red Hat che ci guadagna e le utenze, professionali e non, che possono usufruirne scegliendo se acquistare una versione certificata e stabile oppure la versione open.

Tutta questa premessa per dire che Jim Whitehurst, CEO di Red Hat, ha aperto alla possibilità di acquisire una delle tecnologie più calde del momento: Docker. Dopo infatti aver prodotto Red Hat Atomic Host, una versione di Red Hat destinata ai container, l’azienda dal cappello rosso potrebbe fare il definitivo salto, acquisendo quella che è a tutti gli effetti la tecnologia container al momento più diffusa. Il motivo per cui EWeek propone questa possibilità risiede in una questione di… Conoscenze. Infatti Whitehurst conosce Ben Golub, CEO di Docker, che a sua volta fu CEO di Gluster quando questa venne acquisita da Red Hat nel 2011 (per la modica cifra di 136 milioni di dollari).

Se è vero che la storia si ripete, vi aspettiamo a breve su questi canali per l’annuncio ufficiale dell’acquisizione!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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