E’ un articolo molto interessante quello scritto da Petros Koutoupis e consultabile a questo link. L’autore analizza lo stato di salute di Canonical, la società che produce la distribuzione Ubuntu e si interroga sui continui cambi di rotta effettuati nel corso della sua storia.
Per citarne alcuni:
- La creazione (poi abbandonata) della Netbook edition di Ubuntu;
- L’introduzione (poi abbandonata) di Upstart, che verrà rimpiazzato da Systemd;
- La scelta inizialmente di adottare come tecnologia cloud Eucalyptus ed il successivo abbandono in virtù di Openstack;
- L’introduzione di Unity, in parallelo a Gnome 3 e KDE 4 e soprattutto la decisione di sviluppare ex-novo l’ambiente grafico Mir senza preoccuparsi dell’esistenza di Wayland
- L’avvento e la rinuncia quasi immediata del progetto Ubuntu for Android;
Insomma, in conclusione Koutoupis parla di tanti progetti e tanto effort espresso in termini di capacità di sviluppo che non ha portato sinora né al tanto agognato predominio sul mercato, né a quel contributo che la community si aspetta da un colosso di questo tipo.
La soluzione potrebbe essere quella di rivedere i propri obiettivi, non muovendosi in base al vento, ma verosimilmente in base alla destinazione. Tutta da decidere, a quanto pare.
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
Lascia un commento