Docker ha deciso che Docker diventa Moby.

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Ogni tanto ci sentite parlare di container, e da qualche tempo questo parlare ha un nome preciso: Docker.

La società dietro al progetto si chiama, insospettabilmente, Docker e si occupa di gestire due versioni del prodotto: Docker CE (Community Edition) e Docker EE (Enterprise Edition).
Confusi? Ecco, forse anche loro. E forse proprio per questo è stato deciso di cambiare il nome della versione libera, facendola diventare Moby Project, un progetto che dal 21 aprile è presente su github.

La mossa sembra aver generato più confusione di quanta fosse aspettata, forse complice il fatto che ultimamente Docker (società) aveva rilasciato il codice di altri componenti necessari o compagni del proprio prodotto libero, per rendere il repository principale modulare.

Come si legge dal sito del nuovo progetto:

We are now completing this work with the goal being that the monolithic docker repo eventually ceases to exist, instead being assembled from a set of components.

Stiamo completando questo lavoro con l’obbiettivo inteso che il repo[sitory] monolitico di docker smetta di esistere, e sia invece assemblato da una serie di componenti.

Non si tratta di un semplice cambio di nome, ma la trasformazione di un progetto complesso e unitario in un framework composto da progetti (potenzialmente) indipendenti. Docker in sé non smetterà di esistere, sarà invece l’insieme dei progetti raggruppati sotto un ombrello chiamato Moby.

L’operazione quindi non è solo di facciata, e con il gran numero di persone coinvolte (ed entusiaste) attorno allo sviluppo dei container è praticamente certo che avrà anche successo. Per ora non possiamo fare altro che abituarci al nuovo nome!

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

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