Microsoft ha deciso: bye bye Skype Desktop per Linux

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Microsoft ha annunciato nei giorni scorsi una versione totalmente nuova di Skype, introducendo notevoli cambiamenti.

La prima cosa che si nota e’ certamente l’interfaccia, completamente ridisegnata, che strizza un po’ l’occhio alla parte “social”; in alto troviamo infatti le tre tab “Highlights”, “Chat’ e “Capture”. Highlights e’ una delle nuove funzionalità introdotte in questa versione che permette all’utente di condividere una foto o un video con tutti i contatti perché vi possano interagire con delle emoticon oppure iniziando una chat, il tutto potendo anche personalizzare gli sfondi. Anche la funzione fotocamera e’ cambiata, introducendo la possibilità di scattare una foto e applicando poi filtri, testo o sticker. Per la parte riguardante la chat, sara’ possibile cercare direttamente GIF o video su YouTube da condividere direttamente con i nostri contatti.

Tutto bellissimo e coloratissimo ma, proprio quando sembrava che Microsoft si stesse aprendo sempre di piu’ a Linux, ecco l’evidenza: all’interno dell’annuncio non c’è alcuna menzione a Linx ed alle versioni di Skype per il pinguino.

Non solo, dal 1 luglio verrà terminato il supporto nativo dell’app Skype Desktop su Linux. Tutti gli utenti di Skype for Linux 4.3 e precedenti (la versione Qt nativa più recente disponibile risale al 2014) dovranno passare a Skype for Linux Beta 5.3, la versione web-app, il cui futuro rimane tutto da capire. Non va poi dimenticato come nonostante sia abbastanza stabile, quest’ultima versione ha ancora limiti notevoli: le videochiamate sono state aggiunte di recente ma mancano ancora la condivisione schermo ed una gestione delle impostazioni un po’ più avanzata (ora veramente scarna).

Insomma, sembra che Skype su Linux non abbia mai entusiasmato troppo Microsoft. Dovremmo trovarci un’alternativa?

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.