Shuttleworth spiega perché Ubuntu ha abbandonato Unity

Abbiamo seguito negli scorsi mesi i vari annunci relativi all’abbandono di Unity da parte di Ubuntu. Oggi è Mark Shuttleworth, CEO di Canonical, a chiarire gli aspetti determinanti della scelta.

Come anticipato in precedenza, la decisione consensuale presa dai leads di Canonical è motivata dalla volontà di voler far diventare Canonical una compagnia pubblica e risulterebbe impossibile quindi non concentrare gli effort sulle priorità profittevoli. Se mai fosse stato in dubbio infatti Unity, Ubuntu phone e tutto il discorso sulla convergenza non sono mai state componenti determinanti a produrre denaro nelle casse di Canonical.

Ma all’interno dell’intervista Shuttleworth lascia spazio anche ad affermazioni positive: l’essere orgoglioso di come negli ultimi sette anni Ubuntu sia diventata completamente sostenibile, ad esempio, rappresenta un’ottima attrattiva nei confronti degli investitori.

Letteralmente:

I could get hit by a bus tomorrow and Ubuntu could continue

Domani potrei essere colpito da un Bus ed Ubuntu potrà continuare a vivere

In conclusione, l’Enterprise prima di tutto. Sarà questa la direzione di Canonical nei prossimi anni e se, come nel caso di Unity, sacrifici saranno richiesti, sarà solo per rendere Ubuntu ancora migliore e più adatto al mercato.

Resta da vedere da qui a cinque anni se la sfida di Canonical sull’enterprise, e quindi implicitamente a Red Hat, sarà vinta. In particolare come e con quali sacrifici.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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