Uno dei vantaggi di Linux è sempre stata la scelta: dell’ambiente grafico, dell’init, del filesystem… Le distribuzioni, pur dando la loro preferenza (il default), hanno sempre offerto anche (almeno alcune) alternative.
La scelta della propria distribuzione può dipendere anche da queste alternative offerte. Btrfs è un esempio importante: Red Hat ha già deciso di ignorarlo, segnalandolo come già deprecato, mentre SUSE continua a crederci.
E ci crede tanto da aver esteso il supporto del suo gestore di sistema (YaST) a Btrfs, permettendo di impostare ed usare le funzionalità native di Btrfs multidisco.
Non tutti ricordano che Btrfs (da buon antagonista di ZFS) ha delle funzionalità integrate avanzate, che vanno dal controllo integrato dell’integrità di tutti i dati del disco fino alla disponibilità del RAID 0, 1 o 10.
A dire il vero sarebbero previsti anche RAID 5 e 6, ma, come specifica uno degli sviluppatori di openSUSE:
No, we don’t consider RAID 5/6 in Btrfs to be “enterprise ready”, so to speak.
No, non consideriamo RAID 5/6 in Btrfs “enterprise ready” [pronto per la produzione, N.d.T.], così per dire.
E infatti i detrattori di Btrfs hanno sempre fatto notare come l’affidabilità sia uno dei suoi talloni d’Achille, quando sulla carta dovrebbe essere uno dei punti di forza. E forse è questo il motivo che ha portato Red Hat ad escluderlo.
Rimangono aziende, Facebook primo fra tutti, a trovare questo filesystem più che adeguato, ed openSUSE dimostra che (almeno) crede può essere una scelta anche in ambienti enterprise. Voi, che ne dite?
Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.
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