IBM aggiorna la sua offerta software e la ottimizza per Red Hat OpenShift

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Dopo la tanto discussa acquisizione, recentemente confermata e conclusa, molti (noi per primi) stanno cercando di capire in che modo questa porterà benefici -o per lo meno cambiamenti- nell’una o l’altra azienda. Red Hat rimarrà una costola totalmente indipendente? I prodotti da lei offerti verranno inglobati da Big Blue?

Alcune risposte sembra stiano decisamente arrivando. Qualche giorno fa si sono iniziati a vedere i primi frutti dell’acquisizione: IBM ha annunciato l’aggiornamento di diversi suoi prodotti. La novità? Ora molti di questi vengono definiti cloud-native per cloud pubblici e privati, compatibili con qualsiasi tipologia di cloud poiché girano su Red Hat OpenShift.

Esatto, l’adattamento di questi prodotti al cloud ed il supporto nativo alla loro esecuzione su OpenShift ha fatto sì che possano girare, grazie proprio alla natura modulare e “super-partes” di quest’ultimo, virtualmente su qualsiasi sistema cloud, sia esso pubblico, privato, o ibrido (come piace tanto a Red Hat).

Questi prodotti saranno quindi forniti pre-integrati in una soluzione completa chiamata IBM Cloud Paks, che fornisce una serie di servizi “containerizzati” comuni che vanno dall’identity management, alla security, al monitoraggio e la gestione dei log. Il tutto gestibile in maniera centralizzata da una dashboard.

I software ed i servizi annunciati in questi giorni sono più di 100 e si tratta, in tutti i casi, di ottimizzazioni proprio per Red Hat: alla fine IBM sta sfruttando il nuovo acquisto, pur mantenendo -al momento- l’indipendenza dell’azienda del cappello rosso nella gestione e nella vendita di supporto (è possibile ancora acquistare il supporto ad OpenShift direttamente da Red Hat, senza doversi portare in casa tutto il parco software IBM). Inoltre, e non meno importante, IBM ha anche annunciato 3 nuovi prodotti/servizi:

  • Red Hat OpenShift on IBM Cloud: si tratta di un’integrazione tra il software di Red Hat ed il public cloud di IBM, che permette ora di installare OpenShift su di esso con un semplice click.
  • Red Hat OpenShift on IBM Z and LinuxONE: poteva Big Blue non integrare quello che al momento è una delle due punte di diamante dell’offerta Red Hat con i suoi più famosi sistemi mainframe? Esatto, ora OpenShift è sbarcato nel mondo mainframe.
  • Servizi di consulenza per Red Hat: esattamente, adesso IBM fornisce direttamente la consulenza per Red Hat ed i propri prodotti, così da poter offrire ai propri clienti una copertura completa.

IBM is unleashing its software from the data center to fuel the enterprise workload race to the cloud. This will further position IBM the industry leader in the more than $1 trillion dollar hybrid cloud opportunity […] We are providing the essential tools enterprises need to make their multi-year journey to cloud on common, open standards that can reach across clouds, across applications and across vendors with Red Hat.

IBM ha liberato il suo software dal data center per alimentare il carico di lavoro enterprise nel cloud. Questo affermerà ancora di più IBM nella posizione di leader del settore da più di 1 triliardo di dollari del cloud ibrido […] Stiamo fornendo i tool essenziali che le aziende necessitano per il loro viaggio pluriennale verso il cloud su standard aperti e comuni che possono girare sui cloud, indipendentemente della applicazioni e dai vendor, con Red Hat.

Arvind Krishna, vice presidente del ramo “Cloud and Cognitive Software” di IBM, è entusiasta ed, in effetti, ha ragione di esserlo: se anche solo questa acquisizione -ed i successivi adattamenti dei software IBM- ha portato allo “sfruttamento” dell’alta compatibilità di OpenShift per l’esecuzione dei loro prodotti, si apre un ventaglio di nuovi usi, e di potenziali nuovi clienti, per l’azienda americana per antonomasia.

Già sono presenti diversi clienti portati come case-study da IBM per mostrare quanto questa nuova soluzione sia valida, non resterà che vedere come si evolveranno le cose: quanto ancora Red Hat -o per lo meno i loro prodotti- godranno di questa indipendenza, sia nello sviluppo che nell’acquisto? Avverrà un inglobamento per cui, per ottenere i prodotti attualmente disponibili a catalogo Red Hat si sarà costretti ad acquistare soluzioni IBM?

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.