Project Trident dice addio a BSD: la nuova beta è basata su Void Linux e ZFS

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Il progetto Trident si prefigge come obiettivo la realizzazione di un sistema desktop centrato su:

  • privacy;
  • affidabilità;
  • sicurezza.

Fino a ottobre 2019 la base scelta, era TrueOS, una delle (tante) incarnazioni di FreeBSD, anche per l’uso di ZFS, giudicato come fonte di affidabilità. Ma le difficoltà di mantenere usabile un desktop con un sistema operativo ben focalizzato nell’uso server aveva fatto maturare una decisione: scegliere una nuova base.

La scelta fu molto coraggiosa: VoidLinux. Si tratta di una distribuzione indipendente, non derivata da altre più conosciute, che ha nel minimalismo la propria vocazione. Giusto per far capire quanto sia indipendente, VoidLinux si affida a LibreSSL al posto di OpenSSL, musl libc invece di glibc, ha il suo gestore di pacchetti, ma – soprattutto – ha il suo sistema di init, runit.
Tutte caratteristiche che hanno attirato l’attenzione degli sviluppatori di Trident. Si aggiunga che VoidLinux non ha un ambiente desktop preferito, sebbene siano presenti e mantenuti molti pacchetti adatti: il team di Trident si propone di creare e fornire una implementazione che possa diventare di riferimento.

La scelta è tanto coraggiosa che sapeva di rifondazione, facendo pensare a lunghi tempi di gestazione. Ma il giorno della befana abbiamo una sorpresa: è stata annunciata la disponibilità per il download della versione beta del nuovo sistema, la prova generale.

Questa versione manca ancora di tutti gli strumenti di gestione personalizzati dal progetto Trident, compreso un installer grafico. Ma ha già alcune interessanti possibilità, come:

  • uso di ZFS di default, anche per la partizione di root;
  • uso di un dataset specifico per ogni utente (in pratica, una partizione del disco dedicata);
  • possibilità di scelta della snapshot da usare al boot;
  • dataset degli utenti e di swap criptate di default (quando usato un sistema EFI).

Quindi, se volete provare una distribuzione Linux slegata dai grandi nomi, senza systemd e che sfrutti ZFS, Trident potrebbe fare al caso vostro. E noi attendiamo le vostre recensioni!

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

2 risposte a “Project Trident dice addio a BSD: la nuova beta è basata su Void Linux e ZFS”

  1. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Gia’ solo il fatto che non abbia systemd merita di essere almeno provata 😀

  2. Avatar Matteo Fracassetti
    Matteo Fracassetti

    Linux+ZFS?
    Alla faccia delle raccomandazioni di Torvalds di giusto qualche giorno fa…

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