Un sondaggio di GitLab conferma: le infrastrutture IT sono in mano ai DevSecOps

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Il quarto DevSecOps Landscape annual survey condotto da GitLab su una base di 3.650 professionisti del mondo software ha cercato, come di consueto, di fornire una fotografia al mondo IT attuale, in particolare nell’ambito sviluppo. I risultati emersi sono particolarmente indicativi, oltre che dello stato attuale delle cose, per comprendere dove e come si muoverà il mercato nel prossimo futuro.

Ecco alcune delle percentuali.

Il 59% delle aziende effettua deploy più volte al giorno, una volta al giorno o ogni pochi giorni. Il dato è particolarmente rilevante poiché, rispetto allo scorso anno, ha subito un incremento del 45%! A determinare eventuali rallentamenti sono, manco a dirlo, i test, come afferma il 47% delle aziende.

Rispetto allo scorso anno ben l’82% degli sviluppatori afferma di sviluppare più velocemente, con un incremento da due a cinque volte. La motivazione, nella maggioranza dei casi, risiede nell’adozione delle metodologie DevOps, in particolare per quanto riguarda la Continuous integration, Source code management, test automatizzati e Continuous delivery.

Ed è essenzialmente nei processi di Continuous integration che si sta facendo la differenza. Gli sviluppatori stanno diventando sempre più autonomi ed indipendenti nella gestione del processo che porta dallo sviluppo alla produzione.

Un dato interessante riguarda l’ambito sicurezza, con il 13% delle aziende che danno accesso ai risultati degli scan di sicurezza sulle applicazioni agli sviluppatori. Questo dato, oggettivamente basso, sarà destinato ad aumentare insieme alla figura del DevSecOps, di cui abbiamo parlato tempo fa.

Nell’ambito operations la quotidianità è rappresentata per il 52% degli intervistati nella gestione dei servizi Cloud. Sebbene l’automazione dell’intero ciclo di vita delle infrastrutture e delle applicazioni sia ben lungi dall’essere pratica comune, infatti solo il 38% degli intervistati afferma di usufruire di automazioni in questo senso.

La conclusione è riservata all’ambito test, dove si denota un cambiamento costante di ruoli e responsabilità per fluidificare il processo che è certamente fra i più complicati: passare dall’ambiente degli sviluppatori e arrivare alla produzione. Gli intervistati affermano come sia imprescindibile la collaborazione tra le diverse figure.

Questa quindi la fotografia “2020” dello stato delle cose. Non bisogna certo essere Nostradamus per prospettare un incremento sempre maggiore di queste figure a cavallo fra i due mondi (operatori e sviluppatori), che il mercato richiederà con sempre più insistenza.

Pensare di isolarsi e costruire la propria carriera su una singola competenza è una strada senza futuro. Di buono c’è che, grazie all’open-source, queste competenze sono meno distanti di quel che si crede.

Basta solo avere buona volontà. Non è così ovunque?

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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