Quasi un anno fa alcune posizioni Richard Stallman legate al caso Epstein lo avevano in una posizione piuttosto scomoda, tanto da dover lasciare la guida sia del CSAIL del MIT, sia della Free Software Foundation (FSF).
In questo periodo ci si è interrogati sul futuro della FSF, e in particolare su chi si sarebbe preso l’onore (o sarebbe ricaduto l’onere) di guidare la fondazione dopo 30 anni di leadership del fondatore. E la risposta è arrivata il 5 agosto.
Infatti, in tale data è il nuovo presidente stesso a dare la notizia della propria elezione. Si tratta di Geoffrey Knauth, già membro da più di vent’anni del board e professore di informatica (computer science) in Pennsylvenia, nonché collaboratore fin dal principio per alcuni progetti GNU.
Nel post dell’annuncio possiamo leggere anche quanto segue:
It is the community that has selflessly built the impressive collection of free software the world now enjoys. The community must be given credit for this achievement. The free software movement may have started with Richard Stallman’s passion and lifelong commitment, and we all are grateful to that spark of imagination that gave us high purpose. At the same time, we are all aware that this community has grown large over the years. That’s a very good thing.
È stata la community che ha generosamente costruito l’impressionante collezione di software libero che il mondo ora si gode. Deve esser dato credito alla community per questo risultato. Il movimento per il software libero potrà anche aver avuto inizio grazie alla passione e all’impegno di una vita di Richard Stallman, e noi siamo grati per quella scintilla di immaginazione che ci ha dato un alto scopo. Ma allo stesso tempo siamo tutti consapevoli che questa community è ampiamente cresciuta negli anni. E questa è davvero una buona cosa.
Un bel tributo a Stallman, ma anche una grande volontà di “spersonalizzare” l’azione della fondazione e puntare ancora di più sul concetto di community.
Qualche ora dopo anche l’annuncio della FSF a conferma dell’elezione, e con un’altra notizia: è stato eletto un nuovo membro del board (probabilmente per il posto lasciato libero da Knauth), e ad occuparlo è una donna: Odile Bénassy. Ma soprattutto, è il primo membro europeo del board.
Non si può parlare esattamente di rilancio o rinascita, né di una vera e propria rottura col passato, ma di sicuro possiamo trovare un certo rinnovamento. Che non guasta mai!
Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.
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