Bottlerocket di Amazon disponibile a tutti

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Ad inizio anno vi parlavamo dell’abbandono da parte di Red Hat di CoreOS e di come con essa “morisse” una delle prime distribuzioni pensata dal basso per i container.

Fortunatamente non tutto era perduto e, qualche giorno dopo, vi abbiamo parlato di Bottlerocket, una distribuzione pensata proprio allo stesso scopo messa in piendi nientemeno che da Amazon stessa e che ai tempi era testabile solo su EC2 (anche se pensata per un uso sia in ambiente cloud/virtuale che su bare-metal).

Lo stato era ancora super embrionale ma, qualche giorno fa, Amazon ha finalmente annunciato il rilascio al pubblico con la versione 1.0.0 e, come previsto fin dall’inizio, questa è stata rilasciata in open-source e con una roadmap pubblica che ci permette anche di “sbirciare” a quelle che saranno le evolutive della stessa.

We want to grow a vibrant community of users and contributors who adopt and support Bottlerocket as an open source project. We believe that an open source approach enables us to drive innovation based on our experience with working with other open source projects in the container space such as containerd, Linux kernel, Kubernetes, and Firecracker.

Vogliamo crescere una community attiva di utenti e contributori che adottano e supportino Bottlerocket come un progetto open-source. Crediamo che un approccio open-source ci permetta di pilotare le innovazioni basate sulla nostra esperienza con il lavoro insieme ad altri progetti open-source nel panorama dei container, come containerd, il kernel Linux, Kubernetes e Firecracker.

Al momento il processo di installazione richiede ancora una build manuale dell’immagine di partenza (ovviamente, se non volete usare una delle immagini preconfezionate di Amazone per AWS), ma grazie all’uso di cargo-make, cargo-deny (due tool di gestione per la compilazione di progetti Rust) e l’ormai immancabile Docker, la procedura da documentazione sembra molto semplice.

Ovviamente se decidiamo di iniziare a provarla dovremo tenere pronto anche il progetto “The Update Framework” che, essendo il rimpiazzo per questa Bottlerocket dei normali sistemi di pacchetti, può essere buona cosa iniziare a conoscere.

Voi l’avete già provata o siete ansiosi di vedere se l’effettiva esperienza che Amazon si è costruita in tutti questi anni di AWS le ha permesso di approcciare il discorso, già ampiamente coperto da Red Hat con la sua RHCOS, in maniera più innovativa e comoda?

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

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