Con l’ultima release di X.Org Server, la 1.20 datata maggio 2018, e con la tanto attesa versione 1.21 ben lontana dall’essere anche solo accennata, la community sta iniziando a domandarsi se sul progetto non aleggi lo spettro dell’abbandono.
Come riporta Phoronix, gli sviluppatori di Intel definiscono il progetto come possibile abandonware, e c’è poco da discuterne, quando all’inizio dell’anno sempre Phorinx riportava lo sviluppo di X.Org Server al minimo storico.
Certo Wayland continua a guadagna terreno ed X.Org è ben lontano dall’essere aggiornato a ritmo di ogni sei mesi, come veniva fatto in passato, perciò per quanto ne sappiamo, nessuno sta effettivamente gestendo il rilascio della versione 1.21.
Un anno fa era stata sollevata una proposta per gestire le nuove release tramite un processo di continuous integraton ma nemmeno questa idea è riuscita a motivare gli sviluppatori e l’arrivo del 2021 non sembra dare alcuna nuova spinta.
Anche Red Hat è da tempo coinvolta nello sviluppo e gestione delle versioni di X.Org Server, ma con Fedora Workstation e RHEL che utilizzano Wayland come default, non hanno dedicato troppi sforzi alle nuove versioni di X.Org Server.
Questa settimana c’è stata un tentativo di merge request per abilitare il supporto per atomic per alcune funzioni; in realtà si tratta di ripristinare parzialmente il supporto dopo che il codice è stato precedentemente disabilitato per la presenza di diversi bug.
Tutti indizi certo, ma non è così impensabile l’idea che X.Org, al termine di un glorioso percorso, stia andando a riposarsi nel cimitero geli elefanti.
Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.
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