Canonical offre supporto decennale per Ubuntu 14.04 e 16.04

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È un importante annuncio quello fatto da Canonical in merito al mantenimento della propria distribuzione Ubuntu nel tempo, nello specifico nell’ambito di quelle release che risultano essere LTS (Long Term Support), ma prossime al fine vita, quindi Ubuntu 14.04 LTS ‘Trusty Tahr’ e 16.04 LTS ‘Xenial Xerus’.

Canonical ha infatti annunciato il prolungamento ad un totale di dieci anni della fase Extended Security Maintenance (ESM). Questo significa che gli utenti che acquisteranno questo tipo di sottoscrizione potranno mantenere le proprie infrastrutture in termini di sicurezza e live patching del kernel.

Queste le dichiarazioni di Nikos Mavrogiannopoulos, Product Manager di Canonical:

With the prolonged lifecycle of Ubuntu 14.04 and 16.04 LTS, we’re entering a new page in our commitment to enabling enterprise environments. Each industry sector has its own deployment lifecycle and adopts technology at a different pace. We are bringing an operating system lifecycle that lets organisations manage their infrastructure on their terms.

Con il ciclo di vita prolungato di Ubuntu 14.04 e 16.04 LTS, stiamo entrando in una nuova pagina nel nostro impegno per abilitare gli ambienti aziendali. Ogni settore industriale ha il proprio ciclo di vita di implementazione e adotta la tecnologia a un ritmo diverso. Stiamo introducendo un ciclo di vita del sistema operativo che consente alle organizzazioni di gestire la propria infrastruttura alle loro condizioni.

Questa quindi la nuova tabella che riassume le date di END OF LIFE delle varie release:

RELEASERELEASE DATEEND OF LIFE*
Ubuntu 14.04 (Trusty Tahr)April 2014April 2024(from April 2022)
Ubuntu 16.04 (Xenial Xerus)April 2016April 2026(from April 2024)
Ubuntu 18.04 (Bionic Beaver)April 2018April 2028(unchanged)
Ubuntu 20.04 (Focal Fossa)April 2020April 2030(unchanged)

Pertanto gli utenti che hanno ancora sistemi ormai ritenuti antiquati avranno tutto il tempo necessario ad una rilassante migrazione.

Per quanti conoscono il meccanismo di subscription di Red Hat Enterprise Linux quanto sopra risulterà certamente familiare, poiché la gestione del fine vita delle distribuzioni passate funziona più o meno alla stessa maniera, ma il pensiero va ovviamente a tutti gli utenti CentOS, che stanno valutando le varie alternative offerte dal mercato dopo l’annuncio della rinuncia da parte di Red Hat al mantenimento di CentOS in favore di CentOS Stream.

Certo CentOS era gratis e l’ESM di Ubuntu non lo è, certo se gli utenti CentOS avessero da subito usato RHEL il problema non esisterebbe, solo… Perché Red Hat non ha offerto supporto a pagamento per gli utenti CentOS? A pensarci bene, viste le polemiche ancora in corso, sarebbe poi stata una mossa saggia?

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

6 risposte a “Canonical offre supporto decennale per Ubuntu 14.04 e 16.04”

  1. Avatar michele
    michele

    CentOs non esiste più, adesso c’è CentOs steam, che non è la stessa cosa

  2. Avatar Maurizio Tosetti
    Maurizio Tosetti

    Che rabbia ! Avevo letto che il supporto esteso è stato reso gratuito. Ed è disponibile pure per distro come Mint…

  3. Avatar M²

    Ottima domanda finale.
    È la stessa Red Hat che avevamo anche prima dell’acquisizione da parte di IBM?

  4. Avatar eueuropean
    eueuropean

    Per l’autore: il supporto esteso è gratuito per i clienti privati fino a tre dispositivi. È a pagamento per le aziende o per chi ha più di tre dispositivi.

  5. Avatar Raoul Scarazzini

    Grazie per la precisazione, il ragionamento dell’articolo è orientato chiaramente ad ambiti produttivi di classe enterprise (quindi con ben più di tre dispositivi), ma è certamente utile tranquillizzare anche i privati 🙂

  6. Avatar michele
    michele

    Se ho capito bene, se sei membro del disclusure (acconut ubuntu one) poui arrivare ad un massimo di 50 dispositivi (come privato).

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