Rilasciato CUPS 2.4 e, a ruota, PAPPL 1.1

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Poco più di un anno fa ci chiedevamo come stesse il progetto CUPS, perché non si vedevano rilasci da molto tempo. Il fatto che la situazione coincidesse con il cambio di lavoro dello sviluppatore principale, Michael Sweet, faceva pensare ad un abbandono più o meno velato.
E invece, a fine novembre, CUPS v2.4.0 ha fatto la sua comparsa. Senza tanti cambiamenti, ad essere onesti, ma d’altronde siamo tutti abbastanza convinti che faccia il suo lavoro già piuttosto bene.

La notizia però non è nemmeno nel rilascio in sé, ma nel fatto che nonostante il rilascio i commit continuino ad essere aggiunti, segno di un cambio di rotta radicale. Insomma, gli sviluppatori hanno preso la rincorsa e sembra non si vogliano fermare.

Già nei commenti a quell’articolo si faceva riferimento a PAPPL, il nuovo progetto che segue Michael Sweet. E anche questo progetto è in pieno avanzamento, tanto da aver appena rilasciato la versione 1.1.0.

Ma cosa fa PAPPL? Chiariamo subito che non si tratta di un’alternativa a CUPS. O meglio, non è esattamente un’alternativa.
PAPPL sta per Printing Application Library (libreria per applicazioni di stampa), e vuole essere un nuovo modo di concepire il servizio di stampa: un framework che permette la costruzione di applicazioni per stampare slegate dai driver, fornendo un servizio di stampa standard.
Sembra un gioco di parole e non si capisce, vero? In parte è dovuto al fatto che non si tratta di un software specifico, ma piuttosto una serie di strumenti che un software può usare.

Proviamo a semplificare e spiegare: in generale, un server di stampa deve fornire al programma che vuole stampare le istruzioni su come farlo; normalmente, il driver di stampa.
CUPS permetteva una certa semplificazione in quanto utilizzava il driver di stampa in autonomia ed ai programmi bastava inviare dati usando un driver di stampa standard (PostScript). Di fatto, quindi, CUPS faceva da ponte tra un driver generico ed un driver specifico, quando questo era disponibile.

PAPPL è studiato per offrire un’interfaccia driverless e standard, per qualsiasi applicazione, e tradurre quanto ricevuto alla stampante collegata, tramite il suo driver specifico. Invece di stampare su CUPS, si inviano dei dati all’applicazione fatta con PAPPL.
In questa maniera non c’è bisogno di usare un driver specifico, e qualsiasi dispositivo può inviare qualcosa da stampare. Il tutto è già attivo da anni, sotto il protocollo IPP (Internet Printer Protocol), ma nell’implementazione di CUPS questo protocollo era un driver da gestire, non un’interfaccia generica.

Quindi, di fatto, PAPPL si metterà davanti ad una stampante per “astrarre” il suo servizio e poter stampare da qualsiasi dispositivo. L’ironia è che la stampante in questione potrà essere gestita con CUPS, quindi PAPPL invece di sostituirlo si andrà a mettere semplicemente davanti. Come fatto nel progetto PAPPL-retrofit, per facilitare l’adozione di PAPPL.

Sebbene la stampa su carta delle informazioni vada sempre più scemando, preferendo il supporto digitale, non v’è dubbio che avremo ancora per molto tempo la necessità di stampare, anche se solo di quando in quando.
La disponibilità di una libreria del genere fa sperare che in futuro avremo meno problemi a usare le stampanti. Da qualsiasi dispositivo. O no?

If everyone could stop calling us for printer issues, that would be great
Se tutti potessero evitare di chiamarci per problemi alle stampanti, sarebbe grandioso!

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

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