Mistero svelato, Satoshi Nakamoto, il creatore di Bitcoin, non è Linus Torvalds

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In passato, precisamente il 29 luglio del 2019, su questo blog avevamo già accostato Linus Torvalds ai Bitcoin, affermando come, nella sostanza, avendo egli creato Git che di fatto è un sistema di gestione sul modello block chain implicitamente si poteva attribuire al creatore di Linux anche la paternità dei Bitcoin che funzionano proprio utilizzando i concetti block chain.

Assunzione azzardata? Forse. Certo la conclusione dell’articolo citato all’inizio risulta ancora valida oggi: capire come funziona Git aiuta a capire come funziona una block chain.

Quello di cui non avevamo mai parlato però era una leggenda metropolitana informatica secondo cui ad inventare i Bitcoin fosse stato proprio Torvalds, dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.

A dirimere ogni dubbio ci pensa il sempre attentissimo Steven Vaughan-Nichols di ZDNet il quale, nell’articolo “No, Linus Torvalds is not Bitcoin’s legendary creator Satoshi Nakamoto” spiega l’esito della sua indagine.

Le speculazioni in merito all’argomento nascono tutte da questa singola linea di un commit effettuato da Torvalds:

NAME = I am Satoshi

Come però il titolo dell’articolo stesso suggerisce, è proprio Torvalds stesso a smentire tutto:

“I’m afraid that is just a jokester taking advantage of how GitHub works – it shares git objects between different repositories, so you can use the SHA1 ‘name’ of an object to specify something you did in your own tree, and then use my repository as the web name, and make it look like your object is in my tree.”

“Temo che sia solo uno scherzo che sfrutta il modo in cui funziona GitHub: condivide oggetti git tra diversi repository, quindi puoi usare il ‘nome’ SHA1 di un oggetto per specificare qualcosa che hai fatto nel tuo albero, e quindi usare il mio repository come nome web e far sembrare che il tuo oggetto sia nel mio albero.”

Insomma, qualcosa di simile a quanto raccontato recentemente sempre usando la funzionalità di GitHub, in cui viene descritto come “mascherare” un commit.

Fortunatamente però lato GitHub sono stati presi provvedimenti, perché in testa a ciascun commit mascherato oggi appare questo messaggio:

Quindi, nella sostanza: quando si tratta di cose I.T. diffidare, sempre, a prescindere.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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