Una nuova risoluzione Debian per la gestione dei firmware non free è necessaria, parola di sviluppatore!

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C’è un aspetto che differenzia Debian da tutte le altre distribuzioni Linux: la gestione dei firmware non liberi. Sebbene infatti il Kernel Linux sia completamente open-source, per il funzionamento di una fetta importante dell’hardware moderno sono necessari i firmware proprietari forniti dai costruttori.

Nella maggioranza delle distribuzioni il pacchetto dei firmware necessari è “incluso nel prezzo”, di fatto non bisogna preoccuparsi di installare nulla di aggiuntivo, ma in Debian no. Secondo il principio di libertà che governa il progetto la disponibilità dei firmware non-free è al di fuori dei repository originali. Se oggi installate Debian e volete che la vostra interfaccia WiFi funzioni potrebbe essere necessario dover installare un pacchetto firmware aggiuntivo, prelevato dai repository non-free (che andranno configurati).

Vien da se come questa modalità sia piuttosto scomoda per gli utenti, ed è qui che subentra la proposta di Steve McIntyre, sviluppatore Debian, riassunta in queste parole:

firmware support in Debian sucks, and we need to change this.

il supporto ai firmware in Debian fa schifo, e dobbiamo cambiarlo

La sua proposta è di scegliere una di queste cinque opzioni:

  1. Mantenere la configurazione esistente
  2. Smettere di fornire del tutto le immagini non ufficiali non gratuite (e specifica come sebbene ideologicamente puro, questo non farà avanzare la causa del Software Libero)
  3. Smettere di fingere che le immagini non libere non siano ufficiali e magari spostarle accanto alle normali immagini gratuite in modo che vengano pubblicate insieme.
  4. Il team delle immagini tecnicamente potrebbe semplicemente includere elementi non gratuiti nelle immagini ufficiali e aggiungere pacchetti firmware agli elenchi di input per tali immagini (ma non tutti potrebbero volerle)
  5. Suddividere i pacchetti firmware non liberi in un nuovo componente firmware non libero nell’archivio dei pacchatti Debian. In questo modo verrebbe generato solo UN set di supporti ufficiali, inclusi quei pacchetti firmware non liberi.

Delle cinque, la strada prediletta da Steve è la quinta, che risulta in fondo un compromesso ragionevole anche in ottica futura. Inoltre è molto vicino a quanto fanno oggi tante derivate come Ubuntu o Mint.

Quale sarà il prossimo passo? Chiaramente un GR, almeno così auspica l’autore, una General Resolution come sempre nei casi in cui all’interno del progetto Debian è richiesto di prendere una decisione che porti ad un cambiamento, in totale democrazia.

Seguiremo quindi la vicenda, poiché è tutt’altro che irrilevante.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

9 risposte a “Una nuova risoluzione Debian per la gestione dei firmware non free è necessaria, parola di sviluppatore!”

  1. Avatar BlaBla
    BlaBla

    tanto tempo fa avevo un piccolo serverino e ci avevo messo debian… funzionava, poi un giorno faccio un’aggiornamento e all’improvviso non fa più il boot. Avevo un controller raid cui sul modulo avevano trovato un bug che causava perdite di dati in particolari condizioni (non nel mio caso, avrebbe funzionato correttamente), quindi hanno deciso di blacklistare il modulo dal loro kernel con il risultato che un server dopo un’aggiornamento non si avviava più e non sapevo come fare per ripristinarne il funzionamento senza reinstallare il sistema da zero. Secondo me quelli di debian fanno la guerra contro i mulini a vento, se non mi metti i firmware dentro la iso e ne consegue che installo un computer che non si può nemmeno connettere a internet per scaricarlo allora a quel paese debian e installo ubuntu server e tanti saluti.

  2. Avatar BlaBla
    BlaBla

    se tu hai un hardware che hai pagato e il firmware per farlo andare te lo danno gratuitamente e il massimo è che devi premere “Y” per accettare la licenza ma che problemi ti fai? buona grazia che te lo danno invece di supportare solo windows, questa di debian è una lotta senza senso perchè mettere l’utente nella condizione di avere difficoltà a far funzionare il suo hardware più che a spronare i produttori a rendere open questi firmware sprona gli utenti ad abbandonare debian.. anni fà avrei detto a favore di windows, oggi magari alcuni più semplicemente installano un Linux con meno menate mentali, citado ubuntu server che a me non sembra meno stabile o meno sicura di debian, al contrario gira senza problemi su hardware moderni invece di avere tutto il software vecchio, debian si chiude in se stessa e si auto mutila finendo considerata solo da qualche nerd che installa computer salvati dalla discarica. Invece di spendere fatica a eliminare firmware closed si dessero da fare per scrivere alternative open se proprio ci tengono.

  3. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Sarebbe opportuno demandare all’utente finale di installare o meno questo genere di software.
    Metterlo a disposizione.
    Se poi a qualcuno per filosofia , religione , mal di pancia vari non li vuole non li installa.punto
    Se poi è un discorso di licenze,royalties o quel che si voglia allora è un altro discorso.

  4. Avatar xan
    xan

    dopo 16 anni tra ubuntu e derivate volendo usare gnome vanilla e flatpak ho provato debian, dopo mezza giornata ho ri-formattato e tornato ad ubuntu andando a installare gnome-vanilla e rimuovere snap

    anche se penso che debian non sia usabile direttamente credo che un padre nobile da cui partire per creare derivate sia necessario per partire da un ambiente “pulito”

  5. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Io problemi non me ne faccio 😀
    Diciamo che Debian segue ancora gli istinti e le ideologie di 20 anni fa non più al passo con i tempi.
    In 20 anni sono cambiate molte cose a livello di utenza , servizi e necessità in tutto il comparto IT e software.
    Se vogliono restare attaccati con i loro dogmi senza una minima revisione modernizzata non so cosa farci.
    Di alternative ce ne sono sia a livello business che consumer.
    Questo è il mio punto di vista , poi ognuno segua la sua strada.

  6. Avatar michele
    michele

    Beh questa è anche sfiga. Non è uscito nessun messggio, qualcosa nel changelog?

  7. Avatar michele
    michele

    In realtà c’è, basta abilitare i repository non-free e ti installi quello che ti serve. Oppure c’è l’immagine iso con tutti i non-free già attivi e con tutti i driver close.

  8. Avatar michele
    michele

    Per gnome vanilla prova Fedora.

    In molti si dimenticano che senza debian non ci sarebbe nemmeno ubuntu (e derivate di ubuntu)

  9. Avatar xan
    xan

    in 16 anni ho usato in modo massivo almeno 4 o 5 distro, ma tutte basate su deb, il passaggio a RPM mi fa sentire nudo, come se fosse un altro sistema operativo. poi magari le differenze non sono cosi tante, pero non riesco. bho

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