GitLab è una delle soluzioni per repository Git con CI/CD integrata più diffuse al mondo. I punti di forza sono da sempre gratuità, l’essere open-source e la disponibilità di informazioni. Per esempio, è completamente pubblica la descrizione dell’infrastruttura usata per fornire il servizio cloud gitlab.com, con tanto di accesso ai repository per le configurazioni usate.
Non è un caso che ne abbiamo parlato spesso, che dite?
Per la versione cloud l’account gratuito è sempre stato alquanto interessante: 5 GB di spazio, 5 utenze, trasferimento dati e tempo di calcolo per la CI/CD sufficienti a portare avanti qualche piccolo progetto personale. Di fatto, è il vero concorrente a GitHub.
Ecco, proprio per gli account gratuiti The Register ci informa di una novità che potrebbe riguardarli da settembre in avanti: la cancellazione dei progetti senza commit da più di 12 mesi.
Sembra che GitLab voglia fare un po’ di pulizia. E meramente per risparmiare qualcosa: il loro servizio cloud, infatti, è erogato tramite Google Cloud, ovviamente a pagamento. E pare che questa pulizia permetterà di risparmiare un quarto dei costi finora sostenuti, ovvero circa 1 milione di dollari l’anno.
Di certo l’impatto sulle finanze non è affatto piccolo. Ma si apre una discussione più filosofica. Infatti, il patto non scritto tra chi apre un account, sebbene gratuito, e chi offre il servizio, è che il codice ospitato dal servizio sarà disponibile per sempre.
Inoltre, è sufficiente non avere commit al proprio codice per dire che quel progetto è morto? O possiamo pensare che, una volta raggiunta una certa maturità, non sia necessario modificare una sola virgola del codice, almeno finché non si trova qualche bug o problema di sicurezza?
Magari ha ragione davvero GitLab.com: in tanti hanno aperto un account, con un progetto, ed hanno poi abbandonato il lavoro senza cancellarlo. Ma non sarebbe bene averlo comunque a disposizione, per chiunque voglia riprenderlo in mano?
Vedremo come evolverà la situazione, e se questo piano per la cancellazione automatica verrà davvero messo in atto. E, considerando che basta fare un commit qualsiasi per azzerare il timer, vedremo anche quanti progetti saranno cancellati.
Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.
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