Il Kernel Linux 6.2 oltre a migliorare il supporto a Rust è il primo a supportare i processori Apple M1 Pro, Max ed Ultra

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Nella mail di annuncio del rilascio di Linux 6.2 pubblicata la scorsa settimana (la scorsa domenica, per essere precisi, perché il dittatore benevolo non si riposa neanche di domenica) Linus Torvalds ha così chiuso con questa frase:

… please do give 6.2 a testing. Maybe it’s not a sexy LTS release like 6.1 ended up being, but all those regular pedestrian kernels want some test love too.

Per favore, cominciate a testare la versione 6.2. Probabilmente non è sexy come alla fine è stata la versione LTS 6.1, ma tutte queste versioni canoniche del Kernel necessitano di un po’ di amore anche loro.

A guardare bene però la lista dei cambiamenti non è che sia poi una release così consueta. Infatti oltre ad un potenziamento della struttura di Rust, che ok, aveva fatto “il botto” con la 6.1, c’è qualcosa di relativo a questa versione che potrà certamente interessare i fortunati possessori di laptop Apple recenti.

Infatti è stato aggiunto il supporto per i chip Apple M1 Pro, M1 Max e M1 Ultra, che nella sostanza significa dare la possibilità ai proprietari di Mac di eseguire Linux sulle macchine alimentate da M1.

Il lavoro sui processori M1 non sembra essere stato semplicissimo, come riporta ZDNet infatti, Torvalds durante un’intervista esclusiva aveva confidato come gli sarebbe piaciuto eseguire Linux su questi Mac di nuova generazione, ma il problema principale era relativo alla GPU, perché l’utilizzo della stessa era dipendente dalla volontà da parte di Apple di aprirsi alla collaborazione.

Nel frattempo però il lavoro svolto dal team di Asahi Linux ha portato avanti il lavoro e dalla prima pubblicazione lo scorso luglio siamo infine giunti alla main line del Kernel 6.2, dove il supporto è presente e pronto per essere testato.

Altri dettagli su quanto presente in questa release li potete trovare a questo link, per gentile indicazione di debugpoint.com, dove vengono illustrate tutte le altre migliorie che riguardano le CPU ed i subsystems con anche i filesystem NTFS, exFAT e btrfs. Anche USB4, che è già realtà, ha visto tutta una serie di aggiornamenti.

Nell’articolo trovate anche le istruzioni per testarlo: niente di complicato, se avete un sistema Debian si tratta solo di fare questo:

wget -c https://kernel.ubuntu.com/~kernel-ppa/mainline/v6.2/amd64/linux-headers-6.2.0-060200-generic_6.2.0-060200.202302191831_amd64.deb
wget -c https://kernel.ubuntu.com/~kernel-ppa/mainline/v6.2/amd64/linux-headers-6.2.0-060200_6.2.0-060200.202302191831_all.deb
wget -c https://kernel.ubuntu.com/~kernel-ppa/mainline/v6.2/amd64/linux-image-unsigned-6.2.0-060200-generic_6.2.0-060200.202302191831_amd64.deb
wget -c https://kernel.ubuntu.com/~kernel-ppa/mainline/v6.2/amd64/linux-modules-6.2.0-060200-generic_6.2.0-060200.202302191831_amd64.deb

sudo dpkg -i *.deb 

Pronti a testare?

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.