È uscito Thunderbird Supernova, la release che rivoluziona il client di posta open-source più usato, ecco la sua recensione

Raccontavamo all’inizio di questo 2023, precisamente il 17 febbraio, di quelli che sarebbero stati i progressi introdotti all’interno della nuova release del client di posta open-source Thunderbird, cercando di trasmettere l’entusiasmo che i membri del progetto manifestavano in ogni affermazione sulle qualità tanto estetiche, quanto di performance, di Supernova, nome di battesimo di Thunderbird 115.

Pochi giorni fa l’attesa è finita, e mediante il blog post dal titolo Our Fastest, Most Beautiful Release Ever: Thunderbird 115 “Supernova” Is Here! la release Supernova di Thunderbird ha fatto capolino nei repository disponibili a tutti gli utilizzatori.

Mi sono preso qualche giorno per scrivere questo articolo per saggiare con mano, essendo da sempre utilizzatore ed estimatore di Thunderbird, la qualità della release, ed ecco le mie impressioni, in modalità botta e risposta:

È davvero più veloce di prima? Sì. Le performance appaiono davvero migliorate rispetto alle release precedenti, i messaggi si caricano prima ed in generale la sensazione è che tutto risponda con più brillantezza.

È davvero così esteticamente stupendo come raccontano? Su questo non mi sento di dare un sì convinto, ma la sostanza è che bisogna familiarizzare con quello che è l’aspetto “Density” dell’interfaccia, che prevede tre opzioni:

Personalmente ho optato per la default, trovando la “compact” davvero troppo compatta, ma anche la “Relaxed” dà ampio respiro alle schermate e la sto alternando con soddisfazione.

Altro discorso va fatto in merito al layout della toolbar, che è parzialmente integrata nella barra del titolo e suona un po’ strana, pur essendo altamente configurabile. Il fatto che non ci sia un modo per tornare allo stile classico (o almeno io non l’ho trovato) è certamente una pecca.

Le Extensions funzionano tutte? Ovviamente no. Alcune erano già aggiornate all’uscita della release, altre lo saranno nel breve. Nel mio caso specifico su 9 Extension, solamente 2 sono già compatibili, ma per quanto mi riguarda è relativamente un problema.

Insomma, siamo davvero allo stato dell’arte per un client di posta? Certamente sono stati fatti progressi enormi, ma da qui alla perfezione o all’avvicinarsi alla perfezione di strada ne manca. Lo dico perché alla fine la cosa che a me interessa di più, ossia l’integrazione con i calendari di rete, è ancora ben lungi dall’essere di livello. Per interfacciarmi con il server aziendale (Microsoft) c’è ancora bisogno di un plugin esterno, che chiaramente non è ancora up-to-date, ma sarebbe bellissimo potersi connettere con qualsiasi calendario senza l’ausilio di strumenti terzi, nativamente.

Ma mi rendo conto che molto dipende dallo standard con cui i servizi vengono presentati dai fornitori, quindi nella sostanza, non è responsabilità del progetto Thunderbird.

In ogni caso, se è un consiglio in merito al fare o non fare l’update la risposta è: se i vostri plugin sono compatibili ne vale certamente la pena, altrimenti per un certo periodo potreste pentirvi di aver fatto il passo.

La cosa più interessante dell’intera release rimane comunque il fatto che tutto questo è solo l’inizio. Ci sono tantissime funzionalità che verranno integrate e miglioreranno in maniera sensibile Thunderbird, e questa non è che una buona notizia!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

4 risposte a “È uscito Thunderbird Supernova, la release che rivoluziona il client di posta open-source più usato, ecco la sua recensione”

  1. Avatar eueuropean
    eueuropean

    A mio modesto avviso questa release di Thunderbird rappresenta un netto miglioramento rispetto al passato. Innanzitutto dal punto di vista grafico (anche se è essenzialmente una questione di gusti personali), ma anche per le prestazioni.
    La notizia più importante è però l’enorme aumento delle entrate finanziarie degli ultimi anni: adesso il team di dipendenti è molto più grande e questo garantirà ritmi di sviluppo decisamente migliori rispetto al passato.

  2. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    La sto provando su Mac… a parte il lato estetico, non mi pare così diversa (per fortuna) in termini di usabilità o prestazioni…. per le estensioni, è vero, alcune non vanno, ma credo sarà questione di poco, fino al prossimo giro di aggiornamenti delle stesse… oggi infatti è stata aggiornata anche la LookOut (fix version) per decodificare quelle porcherie di Winmail.dat che arrivano dagli utilizzatori di quella porcheria che è M$ Outlook

  3. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    infatti… beh, nel mio piccolo 10 euri a loro e allo staff di Libreoffice glieli ho mandati… con tutti gli anni che le uso e le volte che li ho installati in giro per il mondo, mi pareva il minimo.

  4. Avatar eueuropean
    eueuropean

    È bello leggere un messaggio come il tuo. Anch’io dono regolarmente alle software house i cui programmi uso da molto tempo. Ogni anno dono 10€ (meno di uno al mese!) a LibreOffice e/o Thunderbird e/o Wikipedia etc…
    Dovrebbe essere una consuetudine, invece i dati dicono che solo una piccola percentuale degli utenti effettua una donazione a chi sviluppa e mantiene i programmi open source.

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