Tra le varie novità e proposte relative alla release di Fedora Linux prevista per il 2024, ossia la versione 40, ne esiste una in particolare che potrebbe fare da apripista per tutte le distribuzioni Linux ad un cambio generazionale atteso ed inevitabile, ossia quello della rimozione di X11.
Lo storico progetto Unix rilasciato per la prima volta nel 1987 e divenuto con la sua implementazione open-source Xorg (X Window System), è stato il server grafico dei sistemi Linux per oltre un ventennio, consentendo a programmi grafici (come applicazioni desktop e giochi) di essere eseguiti su un display e interagire con mouse, tastiera e altri dispositivi di input.
La proposta (che verosimilmente verrà accettata) fatta per la versione 40 di Fedora potrebbe quindi sancire il definitivo addio alla tecnologia in virtù dell’altro progetto che al momento è ritenuto il naturale successore: Wayland.
Praticamente tutte le distribuzioni moderne utilizzano Wayland come server grafico di default, pur mantenendo X11 come scelta parallela, ma la particolarità della scelta di Fedora che per la prima volta affronta il tema della deprecazione rende in qualche modo questo passo significativo.
A guidate questo cambiamento all’interno di Fedora sarà, da quel che spiega questa dettagliata pagina, l’introduzione di KDE Plasma 6, anch’esso previsto per l’inizio del 2024, precisamente a febbraio.
Tre le ragioni principali menzionate nell’annuncio per giustificare la rimozione:
- Il server Xorg è stato deprecato a partire da RHEL 9.0 e verrà definitivamente rimosso in quella che viene menzionata come “una futura major release di RHEL”. Come tutti sapete Fedora è più che strettamente correlata a Red Hat.
- Grazie a SimpleDRM (abilitato sin da Fedora Linux 36) le modalità grafiche di fallback sono compatibili con Wayland.
- I driver NVIDIA (dalla versione v495~v515) supportano GBM per Wayland invece di EGLStreams (tecnologia sviluppata principalmente da NVIDIA ed utilizzata nei sistemi Linux per gestire la comunicazione tra il server grafico Xorg e i driver grafici basati su Vulkan o su altre API grafiche moderne). Quindi Wayland è completamente supportato sugli attuali driver NVIDIA.
Quindi, nella sostanza, non ci sono più ragioni avverse al migrare definitivamente a Wayland, principalmente per rendere più effettivo il contributo degli sviluppatori, che dovranno occuparsi del mantenimento del sistema concentrandosi su una sola tecnologia.
Una precisazione poi è d’obbligo, grazie a Xwayland (server X11 che consente alle applicazioni X11 legacy di essere eseguite su sistemi Wayland) le applicazioni sviluppate per X11 potranno continuare ad essere eseguite nel nuovo ambiente grafico, di fatto rendendo possibile un passaggio indolore per tutti gli utenti.
La modernità, la sicurezza e l’efficienza nella gestione dell’interfaccia grafica su Linux di Wayland, che è nato per superare le limitazioni e le vulnerabilità di Xorg, sta completando il suo cammino. Al progetto Xorg va tutta la riconoscenza della community Linux.
So long, and thanks for all the fish.
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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