Grossi problemi con gli update di macOS, e li ha scoperti il team di Asahi Linux, port del pinguino per processori Apple M1

6

Della distribuzione Asahi Linux, dedicata al porting dell’amato pinguino sui processori auto prodotti da Apple, avevamo parlato due distinte occasioni nel recente passato, indicando come il progetto rappresentasse una valida ragione per passare ai processori Apple Silicon, il cui più recente è M1, introdotto nel novembre 2020.

La notizia che raccontiamo oggi contestualizza ancora meglio il progetto Asahi Linux ed anzi lo eleva allo status di contributore fondamentale nella rilevazione dei problemi relativi all’hardware di casa Apple. Infatti, gli sviluppatori del progetto hanno segnalato una combinazione di bug in macOS che potrebbero lasciare gli utenti con l’hardware in uno stato definito “difficile da ripristinare”.

La storia è raccontata da The Register e spiega come i problemi riguardino il modo in cui le versioni recenti di macOS gestiscono i refresh rate dei monitor, specificamente nei modelli di MacBook Pro con display ProMotion (versioni da 14 e 16 pollici).

Secondo il team di Asahi, i bug si trovano nelle fasi di aggiornamento e avvio e, quando si combinano, possono creare una condizione in cui una macchina si avvia a schermo nero, richiedendo un hard reset mediante Device Firmware Update (DFU).

Gli sviluppatori di Asahi Linux, molto umilmente, hanno esaminato il problema sospettando inizialmente che avesse a che fare o con l’installazione di Asahi Linux su un Mac e l’aggiornamento a macOS Sonoma oppure con l’installazione di Asahi Linux dopo un aggiornamento a Sonoma. Invece, dopo tutte le verifiche del caso, sembra che il problema non sia collegato al progetto.

Le parole del team riportate nell’articolo parlano chiaro:

As far as we can tell, ALL users who upgraded to Sonoma the normal way have an out-of-date or even broken System RecoveryOS, and in particular MacBook Pro 14″ and 16″ owners are vulnerable to ending up with a completely unbootable system.

Per quanto possiamo dire, TUTTI gli utenti che hanno effettuato l’aggiornamento a Sonoma nella modalità “normale” hanno un System RecoveryOS obsoleto o addirittura rotto, e in particolare i proprietari di MacBook Pro da 14″ e 16″ rischiano di finire con un sistema completamente non avviabile.

A quanto pare, e a dispetto dell’allarmismo che potrebbe derivare da un problema simile, pare che i dati degli utenti non siano a rischio e siano interessate solo alcune versioni di macOS, Sonoma 14.0+ e Ventura 13.6+.

Ironico è comunque pensare a come un port open-source si sia tramutato in una risorsa per Apple in merito alla scoperta dei bug, a costo zero per giunta.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

6 risposte a “Grossi problemi con gli update di macOS, e li ha scoperti il team di Asahi Linux, port del pinguino per processori Apple M1”

  1. Avatar Capitano Nemo
    Capitano Nemo

    Ingenua speranza quella di aspettarsi una qualunque forma di riconsiderazione del mondo che ruota intorno al kernel del pinguino. Stiamo parlando di un’azienda enorme e americana, cinicamente non gliene fregherà un kaiser, prenderanno quello che gli servirà e congederanno il tutto e tutti con un bel vaffa.

    PS (opinioni personalissime).

  2. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    E secondo voi la Apple non lo sapeva ???
    Certo che lo sapeva, come sempre dicono loro, e’ una feature non un bug!

  3. Avatar sabayonino
    sabayonino

    E le features si PAGANO !

  4. Avatar Black_Codec

    Sinceramente stanno facendo anche pochissimo ostruzionismo eh… In passato è stato molto peggio e ci sono imac o macbook che ad oggi non vanno con Linux, per dire…

  5. Avatar Capitano Nemo
    Capitano Nemo

    eh il diavolo s’è fatto santo.

  6. Avatar Valerio
    Valerio

    Il kernel Darwin di macOS e opensource dal 2000, e gran parte delle librerie spazio utente sono GNU o BSD. Contribuiscono (o hanno scritto da zero) anche a librerie o tool open, pensate a webkit, cups e LLVM/Clang. Nella Shell ti trovi tutti i comandi a cui sei abituato su Linux senza dover installare WSL. Ci sono parti come i driver o la GUI che sono closed, ma gli OS di Apple sono molto più open di quelli Microsoft, per questo mi stanno simpatici

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *