Tutto tranquillo sul fronte del Kernel: la versione 6.7 di Linux è stata come al solito puntuale

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Quando all’inizio dello scorso dicembre raccontavano dei calcoli di Linus Torvalds per l’impatto delle ferie natalizie sugli sviluppi del Kernel Linux sapevamo benissimo come alla fine il ciclo di sviluppo, e la relativa produzione di release, avrebbe proseguito come sempre senza intoppi. Puntuale è arrivata la conferma, precisamente il sette di gennaio, mediante l’annuncio della release 6.7 del Kernel Linux.

So we had a little bit more going on last week compared to the holiday week before that, but certainly not enough to make me think we’d want to delay this any further.

C’è stato un po’ più di lavoro la scorsa settimana in confronto a quella precedente di ferie, ma certamente non sufficiente a farmi pensare di voler ritardare l’uscita in alcun modo.

Eccolo qui quindi Linux 6.7, con più di diciassettemila non-merge commit, ossia modifiche dirette sul codice, e più di mille commit di tipo merge, rendendo questa release a detta stessa di Torvalds una delle più grandi di tutti i tempi.

In termini di novità, e come raccontavamo nell’annuncio della release 6.6, ecco l’introduzione ufficiale di Bcachefs, il filesystem che promette di essere più veloce di zfs e più sicuro di btrfs. Su quest’ultimo è stato ampliato il supporto grazie al contributo di Valve.

Sul fronte grafico, come racconta Phoronix, ci sono dei miglioramenti in ambito power management per le GPU NVIDIA, e nello specifico sul GSP, ossia il GPU System Processor, il tutto logicamente nel contesto del driver Nouveau (quindi quello non-proprietario).

Sul fronte CPU si è materializzato il ritiro di IA-64, come avevamo ampiamente preannunciato, e la possibilità di abilitare o disabilitare il supporto a programmi x86 a 32 bit durante il boot. Il tutto condito dalle sempre presenti, ma mai scontate, ottimizzazioni e miglioramenti dello scheduler.

Si apre così la finestra di merge per la versione 6.8 che, stando a quanto racconta Torvalds, ha già due dozzine di pull request in attesa, per le quali il Dittatore Benevolo ha tenuto a ringraziare gli sviluppatori.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

5 risposte a “Tutto tranquillo sul fronte del Kernel: la versione 6.7 di Linux è stata come al solito puntuale”

  1. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    aspetto la 6.8 di cui ho letto “maraviglie” con il tcp/ip… aumenti di performances anche del 40% con schede da 100Gbit.
    E per quanto riguarda Bcachefs… beh… preferisco aspettare, ma sono contento.
    Linux ha bisogno di un filesystem a livello di ZFS che sia sul ramo di sviluppo del kernel, e come tutti sappiamo ZFS si porta dietro troppi problemi di licenza e purtroppo Btrfs ha problemi di design.

  2. Avatar Raoul Scarazzini

    Al momento sulla 6.8 ci sono delle regressioni di performance molto importanti che lo stesso Torvalds (che non è solito a questo genere di cose) ha segnalato: https://lore.kernel.org/lkml/CAHk-=wgWcYX2oXKtgvNN2LLDXP7kXkbo-xTfumEjmPbjSer2RQ@mail.gmail.com/ dice proprio “horrendous performance regression”…

  3. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    e vabbè… non può andare tutto sempre liscio quando è ancora in fase di sviluppo… l’importante che lo sia quando verrà rilasciato.

  4. Avatar JaK
    JaK

    Sto usando in questi giorni FreeBSD+ZFS su una Raspberry Pi 3b+ e due thumb drive USB (ovviamente solo per alcune directory, home e var).

    Tra snapshots, mirroring e facilità d’uso posso capire la tua impazienza 🙂

  5. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Ti dirò. Non è che su linux manchino soluzioni snapshot, mirroring etc. anche usando lvm e dmraid. Certo, la flessibilità dello snapshot di ZFS (come pure btrfs) è tre spanne sopra lvm, però per certe cose si può fare.
    Quello che manca è proprio un fs cow con checksum robusto come ZFS. Btrfs anche se viene usato in ambienti enterprise, comunque il fatto che si porti dietro problemi col raid5-6, tanto che mi risulta, che a chi serve, lo implementano con dm-raid o similari, è sintomatico di problemi di design, per cui non ci si può fidare. Speriamo in questo BCachefs… anche se ho qualche perpessità, dato che sembra il progetto sia portato avanti solo da Kent Overstreet, anche se ora lavora per google full time.
    Sai… Raiserfs docet. Ottimissimo fs, ma “sparita” la testa, anche l’FS è morto.

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