Non è passato molto tempo da quando abbiamo raccontato della patch prodotta da AlmaLinux che ha risolto un problema di sicurezza prima di Red Hat Enterprise Linux, ed ecco che siamo nuovamente a raccontare di come l’affermazione “i cloni di RHEL servono solo per non pagare le subscription” non abbiano ragione di esistere.
Infatti due delle principali alternative, AlmaLinux e Rocky Linux, hanno recentemente annunciato la disponibilità di supporto a delle tecnologie che senza di esse non potrebbero essere considerate dagli utenti.
Si parte con AlmaLinux, la distribuzione ABI compatibile con RHEL, che ha annunciato il reinserimento del supporto di hardware che era stato dismesso da Red Hat. Lo ha dichiarato Benny Vasquez, portavoce della AlmaLinux Foundation, e lo ha riportato The Register:
We’re re-adding support for a ton of old hardware that Red Hat has previously deprecated support for, […] This move is made directly at the request of the AlmaLinux community, everyone from industries across the world to hardware enthusiasts to the various labs and groups researching the very nature of our existence need to be able to keep their systems running updated operating systems without the added expense and hassle of being forced to migrate to new hardware. Supporting older hardware makes sense for the good of our community and the good of our planet.
Stiamo aggiungendo nuovamente il supporto per un sacco di vecchio hardware precedentemente deprecato da Red Hat, […] Questa mossa viene fatta direttamente su richiesta della community AlmaLinux, tutti, dalle industrie di tutto il mondo agli appassionati di hardware a i vari laboratori e gruppi che ricercano la natura stessa della nostra esistenza devono essere in grado di mantenere i propri sistemi con sistemi operativi aggiornati senza le spese aggiuntive e il fastidio di essere costretti a migrare verso un nuovo hardware. Supportare l’hardware più vecchio ha senso per il bene della nostra comunità e per il bene del nostro pianeta.
Hai detto niente. La “mossa” si rivolge a molti di quelli che erano i fruitori di CentOS, quindi laboratori di ricerca, università e via dicendo, dove l’utilizzo di hardware specifico (e magari vecchiotto) è all’ordine del giorno.
Continuiamo poi con la notizia riportata da Phoronix che riguarda Rocky Linux e la volontà di mantenere le versioni upstream del Kernel Linux. Lo ha annunciato CIQ, l’azienda dietro Rocky Linux, con questo annuncio parte di una press release:
The new offering from CIQ was built to meet the ultra-high performance, compatibility and security needs of the most advanced customers, and is now available to everyone. Development of the new offering stemmed from a storage use case where leveraging the large PCIe footprint of AMD EPYC processors was critical. Since then, additional use cases have emerged as organizations are realizing benefits of the upstream kernels.
La nuova offerta di CIQ è stata creata per soddisfare le esigenze di prestazioni ultra elevate, compatibilità e sicurezza dei clienti più avanzati ed è ora disponibile per tutti. Lo sviluppo della nuova offerta deriva da un caso d’uso di storage in cui sfruttare l’ampio ingombro PCIe dei processori AMD EPYC era fondamentale. Da allora, sono emersi ulteriori casi d’uso man mano che le organizzazioni stanno realizzando i vantaggi dei kernel upstream.
Come questo si tradurrà nella realtà al momento non è dato di saperlo, ma è facile immaginare come questo supporto rientrerà presumibilmente all’interno dell’offerta commerciale di CIQ. Al momento le informazioni conosciute sono parte della pagina del sito di Rocky Linux dedicata al SIG (Special Interest Groups paritetici a quelli di Kubernetes) del Kernel, ossia https://sig-kernel.rocky.page/.
Concludendo, entrambe le singole situazioni descritte (e ben sappiamo come ne esistano molte altre, vedi la patch di AlmaLinux riportata in apertura) giustificano l’esistenza delle distribuzioni clone e vanificano le affermazioni di quanti pensano che non servono a nulla.
E questa, sicuramente, non è una affermazione da poco.
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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