
In chiusura del mese di giugno, all’interno del blog GamingOnLinux è apparso un drammatico messaggio nel quale venivano riportate le parole di Kyle Gospodnetich, founder del progetto Bazzite – distribuzione Linux basata su Fedora e progettata per il gioco, in particolare su dispositivi come Steam Deck e altri PC portatili – a proposito della possibile scelta del progetto Fedora di rimuovere il supporto ai pacchetti a 32 bit.
Fedora ormai da tempo immemore non produce più immagini del proprio sistema a 32 bit, ma ovviamente in termini di pacchetti il supporto ancora esiste, principalmente per ragioni di logica retro-compatibilità. Ed è proprio questo aspetto ad essere citato da Gospodnetich come cruciale per la sopravvivenza del progetto che ha creato:
As much as I’d like this change to happen, it’s too soon. This change would kill off projects like Bazzite entirely right as Fedora is starting to make major headway in the gaming space. Neal Gompa already pointed out basic use cases that would be broken even if someone built the packages Steam itself needs to function.
It’s also causing irreparable damage to Fedora from a PR standpoint. I have been inundated all day with people sharing news articles and being genuinely concerned Steam is going to stop working on their Fedora/Bazzite machines. I would argue not only should this change be rejected, the proposal should be rescinded to limit further damage to Fedora as a project.
Perhaps open a separate one to talk about changing build architecture to build fewer 32-bit packages?
Per quanto mi piacerebbe che questo cambiamento avvenisse, è troppo presto. Questo cambiamento ucciderebbe completamente progetti come Bazzite proprio nel momento in cui Fedora sta iniziando a fare importanti progressi nel campo del gaming. Neal Gompa ha già evidenziato casi d’uso di base che si romperebbero anche se qualcuno costruisse i pacchetti necessari al funzionamento di Steam.
Sta inoltre causando danni irreparabili all’immagine pubblica di Fedora. Sono stato sommerso tutto il giorno da persone che condividono articoli e sono sinceramente preoccupate che Steam smetta di funzionare sui loro sistemi Fedora/Bazzite. Direi che non solo questo cambiamento andrebbe respinto, ma la proposta dovrebbe essere ritirata per limitare ulteriori danni al progetto Fedora.
Forse si potrebbe aprire una proposta separata per discutere del cambiamento dell’architettura di build al fine di costruire un numero minore di pacchetti a 32 bit?
Per chiudere con un’affermazione molto netta a proposito del futuro del progetto:
I’m speaking as it’s founder, if this change is actually made as it is written the best option for us is to just go ahead and disband the project.
Parlo come il suo fondatore, se questo cambiamento alla fine verrà fatto, la migliore opzione per noi rimarrà di procedere con lo scioglimento del progetto.
La discussione, che ha visto ben 400 interventi, si è conclusa con la scelta di non rimuovere i pacchetti in questione che continueranno ad essere mantenuti anche per la release 44.
Sempre nel contesto delle proposte, ecco riapparire il fork di X11, Xlibre, di cui abbiamo parlato ad inizio giugno. Il progetto creato dalla controversa figura di Enrico Weigelt è stato proposto come rimpiazzo di Xserver X11 prodotto da X.org.
La proposta è stata discussa molto attivamente dagli sviluppatori, a volte con posizioni diametralmente opposte, ma con una netta tendenza verso il rifiuto. Del resto, come raccontavamo, XLibre non è certamente nato sotto una stella benevola o con dei buoni presupposti.
Alla fine l’autore ha ritirato la proposta indicando, tra le principali ragioni, il rifiuto da parte di FESCo, ossia il Fedora Engineering Steering Committee, l’organo decisionale del progetto Fedora responsabile delle decisioni tecniche.
Pertanto la prossima release 43 di Fedora non vedrà sconvolgimenti in termini di supporto alle tecnologie e questo, almeno sulla carta, è un bene per tutti.
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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